Famiglia

Cl: è morto don Giussani

Il fondatore di CL aveva 82 anni. I funerali si terranno giovedì prossimo nel Duomo di Milano. Il profilo di uno dei principali esponenti del cattolicesimo italiano

di Paolo Manzo

E’ morto stanotte don Luigi Giussani, carismatico fondatore di Comunione e Liberazione, movimento ecclesiale oggi diffuso in 63 paesi nel mondo. Don Giussani, 82 anni, era stato colpito nei giorni scorsi da una grave forma di polmonite. La notizia della scomparsa avvenuta stanotte è stata diffusa dai vertici del movimento. I funerali si terranno giovedi’ 24 febbraio prossimo nel Duomo di Milano. Il comunicato di Cl Nel dare notizia della morte del suo fondatore, Comunione e Liberazione spiega in un comunicato che a partire dalle ore 16:30 di oggi, e fino alle ore 24, sarà possibile accedere alla Camera Ardente, allestita presso la cappella dell’Istituto Sacro Cuore di Milano (via Rombon, 78), che riaprirà poi mercoledì mattina. Questo il testo che don Julian Carron, a nome della Presidenza di Comunione e Liberazione ha inviato a tutte le comunità di Cl sparse nel mondo:  “Cari amici, alle ore 3:10 del 22 Febbraio, festa della Cattedra di San Pietro, il Signore ha chiamato il nostro carissimo don Giussani. Certi nella speranza della risurrezione, attraverso l’intenso dolore per questo distacco, nell’ abbraccio di Cristo lo riconosciamo padre più che mai, egli che ora contempla la Presenza, a lui tanto cara, di Gesù Cristo, che in tutta la sua vita ci ha insegnato a conoscere e ad amare come consistenza totale di ogni cosa e di ogni rapporto. Affidandoci tutti alla Madonna, ‘di speranza fontana vivace’, chiediamo alle comunita’ di celebrare l’Eucaristia. Grati per la vita di don Giussani, domandiamo che la sua fede, speranza e carità diventino sempre più nostre. Per la Presidenza, don Julian Carron”. Preghiere per il Gius Le condizioni di salute del carismatico sacerdote nato a Desio nel 1922, erano state definite “serie” da don Julian Carron, il teologo spagnolo designato a succedergli alla guida del movimento. Alcuni giorni fa aveva inviato un messaggio a tutti i membri di Cl invitandoli a recitare il rosario. Da giorni tutto il movimento pregava per il ‘Gius’, come veniva chiamato con affetto dai 48 mila ciellini. Inizia tutto negli anni Cinquanta La storia del movimento fondato da Giussani ha inizio con gli anni Cinquanta. Questo geniale sacerdote, filosofo coltissimo e amante dell’arte, intuisce la necessità di ricostruire una presenza cristiana in ambito studentesco. All’epoca il ‘Gius’ insegnava alla facoltà teologica di Venegono (Varese), ma ben presto decise di dedicarsi solamente all’insegnamento della religione nella scuola. L’esperienza di un piccolo gruppo di studenti del liceo classico Berchet di Milano, che si riuniva attorno a lui, darà vita a Gioventù Studentesca. Era l’inizio di quello che con gli anni diventerà Cl, con circa 48 mila membri della Fraternità in 64 paesi del mondo. L’ incoraggiamento di Paolo VI L’allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, futuro Paolo VI, incoraggiò fortemente Giussani a proseguire l’avventura. Ben presto Gioventù Studentesca si diffuse in altre città italiane e dopo il Sessantotto cominciò a coinvolgere universitari e adulti. Cl nel 1960 ricevette il riconoscimento canonico dall’abate ordinario di Montecassino mentre i primi gruppi di fraternità si costituiscono nella seconda metà degli anni Settanta per iniziativa di ex universitari che desiderano approfondire l’appartenenza alla Chiesa. Il Vaticano, per volere di Giovanni Paolo II che ha sempre creduto nella forza dei movimenti, riconoscerà la Fraternità di Comunione e Liberazione nel 1982. La Compagnia delle Opere Col tempo i gruppi appartenenti alla Fraternità diedero vita ad opere culturali e caritative. Un vero e proprio arcipelago a cominciare dalla Compagnia delle Opere, con sedi in Italia e all’estero; dal Banco Alimentare che fornisce vitto quotidiano a mezzo milione di poveri in Italia; il Banco Farmaceutico ma anche centri di solidarietà per aiutare carcerati, disoccupati e famiglie bisognose. E poi il Meeting di Rimini, kermesse politico-culturale di fine estate, fucina di elaborazione in vari campi, dall’arte alla politica estera, dalla letteratura alla ricerca storica, all’economia. Cardinale in pectore Don Giussani è stato più volte candidato a diventare cardinale. Negli ultimi concistori il suo nome era sempre circolato con insistenza. Sarebbe stato un gesto di onore e di riconoscenza da parte del Papa per quanto fatto per la Chiesa. La ‘berretta rossa’ forse l’avrebbe ottenuta al prossimo concistoro che potrebbe tenersi entro quest’anno.


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