Sostenibilità

Civitavecchia, WWF: sentenza del Tar equilibrata

Andra' condotta una nuova valutazione di impatto ambientale per le escavazioni e i dragaggi inseriti nel progetto di riconversione a carbone della centrale

di Redazione

“Una sentenza giusta e condivisibile”. Il Wwf Italia commenta cosi’ le motivazioni del pronunciamento del Tar del Lazio che sostanzialmente accoglie la tesi del Wwf e dei numerosi ricorrenti che si trovavano contrapposti all’Enel nella vicenda che riguarda la riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia. L’associazione ambientalista spiega infatti che andra’ condotta una nuova valutazione di impatto ambientale per le escavazioni e i dragaggi inseriti nel progetto di riconversione a carbone della centrale.

”Come avevamo previsto, le motivazioni della sentenza non danno affatto ragione all’Enel come si era tentato di far credere. Si tratta di un giudizio equilibrato, che riconosce come consentiti solo i 1.227 milioni di m3 di escavo, come previsto dal decreto VIA 680/2003”. ”Si sancisce che i quantitativi aggiuntivi che dovessero superare il limite fissato dovrebbero, com’e’ logico, essere sottoposti a una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale, eseguita dal Ministero dell’Ambiente.” Il Wwf Italia si dichiara soddisfatto da questa sentenza che fotografa la realta’ dei fatti, con i giudici che hanno di fatto riconosciuto come ”per le attivita’ di dragaggio oltre il volume di 1.227.000 mc, in quanto non previste specificamente nel procedimento unico per la riconfigurazione della centrale a carbone, si rende necessaria una ulteriore valutazione di compatibilita’ ambientale”.

Secondo il WWf Italia, la riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia, come di altre tentate dall’Enel, costituisce un passo indietro di dieci anni nelle politiche energetiche e climatiche del nostro Paese, tutt’oggi molto lontano dagli obiettivi concordati per Kyoto e fanalino di coda tra i paesi europei in questo settore. ”Il carbone e’ un combustibile che, a causa delle elevatissime emissioni di CO2, ci allontana sempre di piu’ dagli obiettivi di riduzione previsti dal Protocollo di Kyoto, vale a dire dalla lotta ai mutamenti climatici. Chi afferma che sia una fonte pulita ed ecologica semplicemente mente – afferma il Wwf Italia – questa sentenza ribadisce la necessita’ del rispetto delle norme e concede una nuova chance al Governo nazionale e al comparto industriale per stilare un serio Piano energetico Nazionale condiviso”.

Un obiettivo che deve essere prioritario, per l’associazione, ”non solo per limitare le emissioni climalteranti – ribadisce – ma per attivare un cambiamento strutturale in vari settori, preparando cosi’ l’Italia alla nuova rivoluzione industriale di un mondo a basso livello di emissioni di anidride carbonica, come ci chiedono gli scienziati sempre piu’ allarmati dagli impatti gia’ misurabili e dai possibili, drammatici effetti futuri dei mutamenti climatici”.

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