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Civitas:Impresa sociale il bollino non basta.
Terzo settore verso un traguardo storico: una legge che riconosca e disciplini l'imprenditoria non profit. Edo patriarca, uno dei portavoce del forum, spiega...
di Redazione
Ancora un mese fa e la legge sull’impresa sociale pareva perduta: ministri l’un contro l’altro armati, polemiche dure in seno al governo. Invece giovedì 11 aprile, il responsabile del Welfare, Roberto Maroni, aveva tirato fuori una stesura definitiva per dare il là alla norma delega sull’impresa senza fine di lucro. Il testo accoglie tutte le osservazioni che il Forum del Terzo settore aveva presentato allo stesso Maroni nel dicembre scorso. Insomma, un successo. Che porterà il rassemblement del non profit sugli scudi proprio alla vigilia di Civitas. E per il quale Edoardo Patriarca, portavoce del Forum assieme a Rasimelli, tradisce una certa euforia.
Vita: Patriarca, un successo su quasi tutta la linea…
Edoardo Patriarca: Può ben dirlo. Lo sforzo del Forum di aprire un confronto positivo con il ministero del Welfare (e bisogna ringraziare Maroni per aver acconsentito, in dicembre, a una nostra richiesta di rinvio per meglio esporre i problemi) ha prodotto un ottimo risultato.
Vita: Vale a dire?
Patriarca : Un’idea di impresa sociale moderna, ma rispettosa di una vocazione squisitamente non profit: ben distinta da pubblico e privato senza precluderne la presenza, che favorisce la partecipazione del personale e degli utenti, che pone vincoli alla remunerazione dei capitali ma anche alle retribuzioni. Un’impresa che ci piace. E le dirò di più…
Vita: Prego…
Patriarca : Questo testo è migliorativo del nostro. Perché nelle prime righe ufficializza la concertazione fra i vari ministeri coinvolti, dal Welfare fino all’Attuazione del programma, che noi ci eravamo limitati a raccomandare a voce nei nostri incontri. D’altra parte parte questa è una legge complessa. Noi diciamo da sempre che una riforma fondamentale nel Terzo settore non si fa senza rivisitare i titoli I e V del Codice civile.
Vita: Rimane un’ombra: Tremonti ha imposto lo stralcio del regime fiscale…
Patriarca: Sì e ci aspettiamo che la questione venga ripresa contestualmente alla legge. Senza contenuto fiscale, questa nuova forma di imprenditoria sociale nascerebbe monca. Significa dare un bollino blu a certi soggetti, senza accordare loro nessuno incentivo ad agire socialmente. Quale motivo potrà spingere a fare imprese sociali anziché società di capitali? Il riconoscimento civilistico è fondamentale, ma la leva fiscale serve ed è altrettanto importante.
Vita: Che farete nell’anno di tempo in cui il governo dovrà definirne i contenuti?
Patriarca: Vigileremo perché, nel percorso parlamentare, non ci siano passi indietro. Che magari ciò che è uscito dalla porta non rientri dalla finestra. In questo vogliamo sensibilizzare i parlamentari della maggioranza come quelli dell’opposizione: questo testo può solo migliorare.
Vita: Cosa insegna questa vicenda al Terzo settore? Le divisioni al vostro interno, anche se poi rientrate, hanno raggiunto livelli di scontro inediti…
Patriarca: Che l’unità è un valore, che lo stare insieme conviene a tutti. Senza che ciò si traduca in un annacquamento dei contenuti o un abbassamento dei toni. Stando uniti si può produrre qualità e buone proposte. Rompere l’unità, significa diventare perdenti. Secondo: che la via del dialogo e della concertazione e del dialogo con il governo è un atteggiamento che paga.
Vita: Da dove si riparte?
Patriarca: Da Civitas, dove approfondiremo i contenuti di questa legge delega, ma poi, subito dopo, dal Cnel, dove la delegazione del Forum guida un “gruppo di lavoro” sull’economia sociale e il cui programma verrà presto discusso nell’assemblea stessa del Comitato. Il primo punto prevede un seminario su cosa siano oggi economia e impresa sociale. Attraverso questo lavoro vogliamo parlare con chiarezza al mondo dell’impresa profit, delle professioni, dell’agricoltura, del sindacato, che in passato avevano temuto o frainteso l’avvento del non profit. È secondo noi il modo per costruire un cammino lineare per la legge.
G. Cerri
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