Formazione

Civitas: Sestini, troppa concertazione fa male a non profit

Ilsottosegretario al Welfare interviene sul ruolo del terzo settore in Italia: "E' finito il tempo della residualità, però..."

di Gabriella Meroni

“La concertazione tra il terzo settore e ilgoverno? E’ sicuramente un valore, ma attenti a non enfatizzarlo troppo, altrimenti il non profit rischia di diventare una parte dello Stato”. E’ quanto ha dichiarato la senatrice Grazia Sestini, sottosegretario al Welfare, conversando con i giornalisti nel corso della sua visita a Civitas. “Se in un Comune c’è un’associazione o una cooperativa sociale che lavora bene”, ha esemplificato la Sestini, “l’ente pubblico tenderà a utilizzarla per erogare quei servizi che esso non riesce a dare, chiamando questo processo ‘collaborazione’. Per me è sbagliato, anzi è un modo per relegare il terzo settore nell’angolo. Compito dell’ente pubblico, e soprattutto dello Stato, è invece quello di riconoscere il lavoro del non profit. E irregimentarlo in linee guida fissate dallo Stato non vuol dire favorirlo. La vera concertazione”, ha continuato la senatrice, “l’abbiamo fatta noi ad esempio con il ddl sull’impresa sociale, nel momento in cui abbiamo inserito nel testo alcune modifiche soggerite dal Forum del Terzo settore”.


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