Cultura

Civitas, proposta Ulivo per riforma della 266/91

Gli onorevoli Mimmo Lucà (Ds) e Giuseppe Fioroni: "Governo immobile, ecco la nostra proposta per rinnovare la legge sul volontariato"

di Redazione

PADOVA – No ad una legge delega del governo, il matenimento della struttura portante della 266 del 1991 e il rifiuto del Testo Unico per il terzo settore, questo lo scheletro della proposta di legge sulla riforma della 266/91 che oggi gli onorevoli Mimmo Lucà (Ds)e Giuseppe Fioroni (Margherita)hanno presentato al pubblico di Civitas a nome del Centrosinistra. L’iniziativa conta sul sostegno di 90 parlamentari, “non solo dell’Ulivo”, ricorda Lucà facendo riferimento all’adesione di Giuliano Pisapia, indipendente di Rifondazione Comunista. “Una riforma che le associazioni aspettano dall’aprile del 2001”, commenta Fioroni, “ma che il Governo, malgrado le promesse del ministro Maroni non è stato in grado di proporre” e che “punta a tutelare i diritti di chi fruisce degli sforzi del volontariato, ma anche a creare nuovi spazi per realtà che si vogliano affacciare a questo mondo, nell’ambito di un quadro di autonomia e pluralità che questo Governo minaccia di voler limitare come dimostrano le ultime due Finanziarie”. Alla presentazione hanno partecipato anche Edo Patriarca, portavoce del Forum del terzo Settore, Sergio Marelli, Associazione ong italiane, e il vicedirettore nazionale di Auser Luigi De Vittorio che ha sottolineato come i sostenitori di un Testo Unico per tutto il Terzo Settori puntino solo “all’omologazione del settore”.


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