Un bilancio positivo e di grande soddisfazione quello che fa Antonio Sambo alla conclusione di questi tre giorni di Civitas.
Superati i 50.000 visitatori; venerdì e sabato superati i 30.000 con un picco, nel pomeriggio, intorno alle 17-17.30 di 15.000 entrate e oltre 600 le realtà rappresentate e 140 gli appuntamenti culturali.
?Grande soddisfazione-afferma Antonio Sambo coordinatore dal 1998 di Civitas-perché Civitas è il luogo dei fatti, al di là del ricco programma culturale presentato, e i fatti sono proprio le persone che sono intervenute, che hanno girato fra gli stand e partecipato ai convegni e che testimoniano che l?interesse per questo settore c?è, è cerscente ed è molto forte.
Un bilancio positivo anche perché abbiamo suscitato un dibattito rispetto ad alcune presenze che possono sembrare in contrasto con questo settore, ma Civitas è una piazza e non un luogo di elite dove si fa selezione fra ?buoni e cattivi?. Quest?anno abbiamo fatto una scelta importante e ?ardita?, sotto certi punti di vista, quella di ospitare anche le imprese. Ma è stata una scelta consapevole e per noi fondamentale perché è basilare iniziare a trovare un modo per dialogare con le imprese e con il loro mondo. È importante aprire la questione, non tanto trovare dei risultati immediati che sono frutto di una riflessione, di un percorso qui iniziato e che verrà portato avanti. Il ruolo di Civitas è quello di mettere in agenda le questioni delicate e non solo di coltivare il proprio orticello. È chiaro che la proposta ha margini di miglioramento, ma la soddisfazione è di aver realizzato in pieno l?obiettivo che ci si era posti quando abbiamo lanciato lo slogan di questa edizione di Civitas e abbiamo coinvolto i 4 attori: società civile, istituzioni, impresa e cittadino. Il nostro intento è di rappresentare la realtà nelle sue sfaccettature e nell?operato delle associazioni e del mondo del volontariato che continuamente e quotidianamente si intreccia con il mondo profit e quello istituzionale. Civitas vuole contribuire a rompere quelle barriere e pregiudizi che vedono il terzo settore come una realtà a sé stante che si rapporta difficilmente con il mondo profit. Chi vive il territorio sa che a Civitas trova il territorio, incontra le realtà che lo popolano, le istituzioni, il mondo del volontariato organizzato e spontaneo e anche le imprese. Siamo lo specchio della realtà e non abbiamo paura delle contraddizioni che, anzi, vogliamo non siano nascoste. Solo così possono essere affrontate e risolte per migliorare la qualità della vita di tutti, costruendo una società più responsabile?
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