Non profit

Civitas: Forum lancia la coalizione per il welfare

Pieno successo per l'iniziativa del Forum. Epifani: "Tre importanti punti comuni in comune". Pezzotta: "però ci vuole uno scatto: nel welfare non come utenti ma come corresponsabili. Più spazio a

di Giovanni Frangi

PADOVA – E’ stato il momento centrale di questa edizione di Civitas: il lancio di una colaizione per un nuovo welfare nel nostro paese. Dopo le introduzioni di Giampiero Rasimelli e Edo Patriarca, ha preso la parola Guglielmo Epifani, che ha voluto riperocrrere la storia di questa “alleanza” che ha portato terzo settore e sindacato a pensare e iniziare a compiere un cammino comune. Epifani ha voluto precisare che il punto di contatto non si è verificato nella battaglia per la difesa di alcuni diritti, com’è accaduto nella recente vicenda per i tagli ai Cetnri di servizi previsti dal Governo. Per Epifani la rifelssione comune invece ha trovato un terreno comune su tre punti di grande importanza: il concetto di pubblico all’interno del quale la sussidiarietà non è solo concepita come sottrazione del ruolo del pubblico stesso; un’idea modrna di solidarietà; un’idea di democrazia come incremento degli sapzi partecipativi e delle reti. E’ intervenuto quindi Savino Pezzotta che ha ribadito l’idea central dell’autonomia della società civile come “dogma” del futuro welfare. Ma Pezzotta ha introdotto una prospettiva nuova e fortmente dinamica: il welfare, ha detto, non è solo un rubinetto a cui attingere ma deve essere un luogo in cui la società civile entra a livello di corresponsabilità.Questo è lo scatto di novità che viene chiesta alla colaizione per il welfare.I terreni su cui questa corresponsabilità progettuale si deve esercitare sono ad esempio quello di nuove forme di mutualità. “Il terzo settore e la cooperazione sociale devono essere protagonisti nella promozione di forme nuove, soprattutto su grandi questioni che li vedono già in prima linea: formazione e politiche di sostegno alla famiglia”

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