Non profit

Civitas 2005 & gli Stati Generali del Terzo Settore

Proseguono gli appuntamenti promossi dal Forum: alle 10 la Convention "La coalizione pro welfare si presenta" con Patriarca, Rasimelli, Epifani, Pezzotta, Musi, Domenici e Marelli

di Paolo Manzo

PADOVA – Conclusi i primi appuntamenti promossi dal Forum del Terzo Settore nell?ambito degli stati generali del terzo settore organizzati a Civitas in collaborazione con Associazione delle Ong Italiane, Summit della Solidarietà, Vita e Civitas: convegni e seminari all?insegna dell?analisi, della riflessione, delle sfide e della progettualità. Ridisegnare il sistema di welfare su un modello più locale è quanto emerso dal convegno ?Welfare, qualità della vita e sviluppo locale:un?idea di progresso?. Non a caso Secondo Amalfitano, sindaco di Ravello ha ricordato come ben 11 milioni di italiani vivano in comuni sotto i 5mila abitanti dove, mediamente, la qualità della vita è migliore. Per tale motivo ha evidenziato Ermete Realacci ?Tagliare i fondi ai piccoli comuni è una sciocchezza?. Secondo il sociologo Ivo Colozzi ?Bisogna lavorare ad una nuova architettura che non abbia come modello il welfare state ma welfare locale, ed è anche necessario fare un?analisi delle politiche sociali: sta cambiando l?idea di benessere e di qualità della vita che non sono più solo legati agli aspetti materiali?. Mentre l’on. Rosi Bindi ha sottolineato che il nostro modello di welfare è troppo legato al lavoro. Alcuni diritti ? come la maternità che non sempre è tutelata devono essere universali e imprescindibili. Il Servizio sanitario nazionale è ancora lontano dal garantire la salute per tutti rispettando la diversità tra cittadini. Spunti e riflessioni che secondo il portavoce del Forum del Terzo Settore Edoardo Patriarca: ?Invitano il terzo settore a non attardarsi su prospettive troppo ancorate al passato ma a pensare un futuro che sappia coniugare sviluppo economico e welfare di diritti, universalismo e attenzione alle differenze e alle diversità tra le singole persone? Riformare la legge 49/87 che disciplina la cooperazione allo sviluppo : è quanto emerso dal convegno ?Nuovi scenari per la politica internazionale Italiana? coordinato dall?Associazione delle Ong Italiane. La 49/87 è una legge antiquata e obsoleta: è oggi necessaria una maggior comprensione, da parte delle Istituzioni dell?importante e strategico ruolo della cooperazione nello scenario internazionale. «La legge attuale risente ancora delle ombre di mani pulite ? secondo Sergio Marelli, presidente dell?Associazione delle Ong italiane – le procedure sono rigidamente burocratiche e le Ong sono ostacolate e tenute eccessivamente sotto controllo». «Esiste un difetto nella politica estera del nostro paese ? ha affermato Giampiero Rasimelli portavoce del Forum del Terzo Settore – in cui la cooperazione internazionale ha solo un ruolo marginale e le procedure ostacolano anziché coinvolgere i soggetti che fanno cooperazione». Proseguono oggi e domani gli appuntamenti promossi dal Forum del Terzo Settore a Civitas: oggi alle 10 la Convention “La coalizione pro welfare si presenta” con Edoardo Patriarca, Giampiero Rasimelli, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta, Adriano Musi, Leonardo Domenici, Sergio Marelli.


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