Volontariato

City Angels: emergenza sicurezza? Una bufala

Le precisazioni del fondatore dei City Angels su ronde ed emergenza sicurezza

di Redazione

Dopo essere stati citati più volte nel corso del dibattito da parte di vari esponenti politici sulle ronde i City Angels hanno diffuso una nota con le precisazioni del loro fondatre, Mario Furlan.

Per quanto riguarda l’emergenza sicurezza, per l’associazione, si tratta di un allarme esagerato. Non è vero che oggi le città italiane siano più insicure rispetto ad alcuni anni fa. «Siamo presenti quotidianamente sulle strade di sei città (Milano, Roma, Torino, Bologna, Varese e Terni) e verifichiamo che la situazione non è peggiorata, ma rimane sostanzialmente invariata» dice Furlan. «Non esiste un’emergenza sicurezza, bensì un problema di sicurezza, soprattutto in alcune zone a rischio».
Sull’aumentata percezione di insicurezza da parte dei cittadini. Dovuta soprattutto all’accresciuta presenza di immigrati e alle campagne mediatiche Furlan osserva: «A Milano avevamo si e no una richiesta giornaliera di scorta da parte di donne timorose di percorrere da sole alcuni quartieri, siamo arrivati a dieci e più richieste al giorno. E cominciano ad arrivare richieste di scorta anche nelle nostre sedi di Torino, Bologna e Roma. Spesso si tratta di timori ingiustificati, che sconfinano nella psicosi collettiva. Perché un conto è prestare la dovuta attenzione quando si va per strada, un altro è essere inutilmente terrorizzati»

Sulle tanto invocate ronde di cittadinii City Angels le definiscono “sono sostanzialmente inutili”. Spiega Furlan: «Se per ronde si intendono persone che segnalano situazioni sospette alle forze dell’ordine, si tratta di cittadini benemeriti che fanno ciò che chiunque dovrebbe fare, e non si può nemmeno parlare di ronde nel senso etimologico della parola. Se invece per ronde si intendono persone che intendono pattugliare zone delle città sostituendosi alle forze dell’ordine, sono non solo inutili, ma anche pericolose. Perché si tratta di persone impreparate che rischiano di trovarsi in situazioni pericolose e di dover essere soccorse, anziché soccorrere».

I City Angels, nati nel 1994, sono il primo gruppo italiano di cittadini attivi nel campo della sicurezza, oltre che della solidarietà. Vengono formati in un corso che dura tre mesi, in cui si imparano nozioni di primo soccorso, di arti marziali, di psicologia e nozioni giuridiche. Svolgono opera di contrasto alla criminalità da strada soprattutto attraverso la deterrenza visiva (la loro divisa è un basco blu e una giubba rossa), ma effettuano anche arresti in flagranza di reato, come la legge consente a qualunque cittadino. «n 14 anni di attività abbiamo sedato 600 risse, sventato 300 furti, 250 borseggi e 120 scippi; ma abbiamo anche servito 3milioni di pasti ai senzatetto e distribuito 900mila vestiti» dice Furlan. «Il motivo del nostro successo sta nell’abbinamento tra solidarietà e sicurezza, che ci consente di essere benvoluti e accettati dagli stessi emarginati che spesso compiono reati, e che noi cerchiamo di togliere dalla strada. E anche nel fatto che siamo un gruppo multietnico e multirazziale, con Angeli di 17 nazionalità – romeni, albanesi, ucraini, marocchini, sudamericani, africani… – che svolgono funzioni di mediazione culturale. Intervenire con la forza è sempre una sconfitta: meglio prevenire con le armi del dialogo e della solidarietà».
 


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