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Cittadinanzattiva: «Sul caso AstraZeneca serve una comunicazione pubblica coerente»
Fa discutere il blocco del lotto vaccinale AstraZeneca. «L'informazione si è trasformata in un vettore di panico, urge fare chiarezza»: questo l'appello di Anna Lisa Mandorino, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva
di Redazione
“Occorre una comunicazione pubblica coerente, chiara e che non generi panico. Una responsabilità alla quale crediamo debbano rispondere tutti i soggetti coinvolti, a partire dalle istituzioni pubbliche, dai professionisti sanitari e dagli operatori dell’informazione. Da parte dell’azienda ci auguriamo ci sarà la massima trasparenza e disponibilità a collaborare con le istituzioni perché si faccia chiarezza su quanto accaduto”, è quanto dichiara Anna Lisa Mandorino, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva in merito al blocco, da parte di Aifa, di un lotto del vaccino anti-covid AstraZeneca.
“Solo informazioni lucide e circostanziate e una comunicazione chiara ed univoca possono favorire la consapevolezza dei cittadini ed una piena adesione alla campagna vaccinale della quale non possiamo permetterci brusche ed inopportune frenate, tanto più oggi alla vigilia di una nuova fase di semi-lockdown”.
Allo stesso tempo alle Regioni e alle Asl Cittadinanzattiva chiede di rispettare le indicazioni nazionali, tanto per il blocco del vaccino AstraZeneca – di cui Aifa ha deciso il blocco di un lotto e non, come sta avvenendo in alcuni territori, il blocco tout court – tanto per l’intero Piano vaccinale.
“La rimodulazione del Piano infatti, è una buona notizia – continua Mandorino – perché, come richiesto da molte organizzazioni civiche e di pazienti, estende la priorità nella vaccinazione, ad ulteriori categorie di soggetti ritenuti fragili (ad esempio persone con sindrome di down) e ai caregiver di minori estremamente vulnerabili che non possono essere vaccinati per mancanza di vaccini indicati per la loro fascia di età. Una buona notizia come quella dell’approvazione, da parte dell’EMA, del vaccino anti covid a singola dose di Johnson & Johnson che non devono essere affossate da comunicazioni sbagliate e da decisioni non uniformi sul territorio”.
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