La settimana parlamentare
Cittadinanza, il cortocircuito dello ius sanguinis
Piuttosto che modificare in alcune parti la legge 91/92, perché non cogliere l'occasione per aggiungere un altro principio accanto allo ius sanguinis, come lo ius culturae o scholae? È questione di giustizia: la cittadinanza non è solo una concessione e un'appartenenza per sangue, ma il riconoscimento di una presenza, di un dovere di solidarietà e di cittadinanza già in essere da parte di tanti cittadini stranieri che abitano il nostro Paese o ci sono nati

Nelle due plenarie di Camera e Senato vi segnalo i provvedimenti che possono toccare o riguardare le attività svolte dagli enti di terzo settore: il ddl 1621 modifiche alla legge 14 gennaio 1994, n.20, al codice della giustizia contabile, di cui all’allegato 1 al decreto legislativo 26 agosto 2016, n.174, e altre disposizioni in materia di funzioni di controllo e consultive della Corte dei conti e di responsabilità per danno erariale, le mozioni 1-00422 e 1-00423 sul piano di riarmo europeo, e il ddl 124 misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria.
Tra i nuovi ingressi nelle convocazioni delle Commissioni parlamentari vi segnalo il ddl 1432 “Disposizioni urgenti in materia di cittadinanza” a firma del Governo, che va a regolare alcune norme riguardanti l’acquisizione della cittadinanza italiana. Vi suggerisco altresì la lettura della relazione al provvedimento, particolarmente interessante per comprendere l’evoluzione giuridica e normativa del riconoscimento della cittadinanza, a partire addirittura dagli Stati preunitari fino a giungere all’attuale legge 91/92. Ma vado nel merito.
Si legge nella relazione: “A distanza di oltre trent’anni dall’ultimo intervento di riforma, la mutata realtà sociale e l’evoluzione del contesto normativo e giurisprudenziale rendono necessaria una revisione in linea con i tempi”. Come non essere d’accordo! Ma poi si aggiunge “tale provvedimento non modifica il principio di fondo della trasmissione della cittadinanza, che resta saldamente ancorato allo ius sanguinis, quale elemento costitutivo della comunità nazionale come si è venuto formando in più di un secolo e mezzo di storia unitaria”. E ancora, “il principio, tuttavia valido, deve essere temperato coniugandolo in maniera espressa con la sussistenza di vincoli effettivi ed attuali con la comunità nazionale”.
Detto in parole semplici, il principio dello ius sanguinis non funziona, sta provocando una corsa agli sportelli chelegge 91/92 rischia di bloccare la funzionalità degli uffici consolari, dei comuni e degli uffici giudiziari. Secondo la legge 91/92 e le successive modifiche la cittadinanza ius sanguinis si acquista per automatismo anche se è necessario che l’autorità pubblica riconosca il cittadino. Questo riconoscimento in Italia non lo percepiamo perché se si è figli di un cittadino o di una cittadina italiani automaticamente si è considerati italiani. Se si nasce invece all’estero la nascita ovviamente è regolata dallo stato civile del Paese in cui si risiede. E può accadere a molti, soprattutto alle terza e successive generazioni, che il “contatto” con le amministrazioni italiane possa non esserci per anni o per più generazioni, soprattutto se si è in possesso di un’altra cittadinanza. Il nipote o il bisnipote che fino ad oggi non ha manifestato alcun riconoscimento alle autorità italiane, con l’attuale normativa può chiedere la cittadinanza solo dimostrando il susseguirsi delle generazioni, magari non avendo più legami con l’Italia, spesso non conoscendo la lingua. Il principio dello ius sanguinis pensato come fondamento della appartenenza alla nazione è andato in cortocircuito. Con dati paradossali: su 6.134.000 cittadini italiani residenti all’estero solo un terzo è nato in Italia. È il caso di molti cittadini italiani, ritenuti tali, residenti nei paesi del Sud America. Un esempio l’Argentina: su 1.213.779 cittadini iscritti negli schedari consolari fino al dicembre del 2024 solo 100.947 sono nati in Italia, i restanti probabilmente sono italiani riconosciuti per ius sanguinis perché nipoti o bisnipoti di italiani emigrati. Interessante il caso della Spagna: su 318.132 italiani residenti ben 214.031 sono nati fuori Italia: probabilmente una volta acquisito il passaporto italiano (che come noto è un passaporto di serie A che permette l’accesso senza visto alla gran parte dei Paesi a livello mondiale) si entra in Spagna e in Ue come cittadini europei con tutti i diritti e le agevolazioni previste da tale status.
Qual è la conclusione che possiamo trarre? E mi consentirete un pizzico di polemica: se lo ius sanguinis tanto evocato non funziona, piuttosto che modificare in alcune parti la legge 91/92 mettendo giustamente qualche paletto, perché non cogliere l’occasione per aggiungere un altro principio accanto allo ius sanguinis? Lo ius culturae o scholae che dir si voglia, o italiae proposto da Tajani di cui si è persa traccia. Per quale motivo in nome dello ius sanguinis si concede la cittadinanza con facilità a persone che in Italia mai vi hanno abitato o che non hanno più contatti con la propria comunità di origine, e non darla al milione e più di bambine e bambine di famiglie di genitori stranieri che sono nati o vivono in Italia da anni? Frequentano le nostre scuole, parlano anche il dialetto, ma devono attendere i 18 anni per avviare la richiesta di cittadinanza, lunga e piena di intoppi burocratici. Presidente Meloni, ministro Tajani coraggio: modificate questo decreto, cogliete l’occasione per agire una politica finalmente lungimirante. È questione di giustizia: la cittadinanza non è solo una concessione e una appartenenza per sangue, ma il riconoscimento di una presenza, di un dovere di solidarietà e di cittadinanza già in essere da parte di tanti cittadini stranieri che abitano il nostro paese o vi sono nati.
Di seguito i disegni di legge, suddivisi per ambiti, iscritti nelle Commissioni parlamentari, suddivisi per ambiti per facilitarne la lettura, e di possibile interesse per sociale e terzo settore.
Sociale e Terzo settore
Ddl 2329 Disposizioni urgenti per il contrasto dell’immigrazione irregolare.
Ddl 505 Disposizioni per l’utilizzazione degli impianti sportivi scolastici da parte delle associazioni o società sportive.
Atto n. 254 Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo recante disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane.
Ddl 274 2216 2263 2277 Istituzione della figura professionale dell’autista soccorritore.
Ddl 1042 1415 1998 Modifica all’articolo 19 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, e altre disposizioni in materia di assistenza sanitaria in favore dei cittadini iscritti nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero.
Ddl 1433 Contrasto alla violenza sulle donne.
Ddl 832 Disposizioni in materia di affidamento condiviso.
Ddl 28 Fondo per il sostegno e lo sviluppo della comunità educante.
Ddl 858 Disposizioni in materia di attività organizzate dalle associazioni pro loco.
ddl 992 Attuazione dell’articolo 33 della Costituzione in materia di attività sportiva.
Atto n. 257 Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l’anno 2025 relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d’arma.
ddl 972, ddl 1145 e ddl 1167 Riduzione dello spreco alimentare.
Europa e Internazionale
Doc. XXV, n. 3 Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali per l’anno 2025.
Doc. XXVI, n. 3 Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all’anno 2024, anche al fine della relativa proroga per l’anno 2025.
Ddl 2280 Legge di delegazione europea 2024, delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea.
COM(2025) 45 definitivo Programma di lavoro della Commissione per il 2025.
Lavoro e economia
Ddl 2281 Misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza.
Ddl 2067 142 1000 1505 Disposizioni per favorire la stipulazione di contratti volti alla riduzione dell’orario di lavoro.
Ddl 1184 Semplificazione attività economiche.
Ddl 1415 Economia dello spazio, approvato dalla Camera dei deputati.
Ddl 1066 Norme per lo sviluppo e per l’adozione di tecnologie di intelligenza artificiale.
Ddl 1430 Permessi per lavoratori affetti da malattia oncologica, invalidante e cronica, approvato dalla Camera dei deputati.
Ddl 647 Inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico.
Ddl 672 Semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale.
Ddl 1101 Sicurezza lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali.
Ddl 1407 Partecipazione lavoratori utili delle imprese, approvato dalla Camera dei deputati.
Ddl 1120 Disposizioni in materia di partecipazione popolare alla titolarità di azioni e quote delle società sportive, approvato dalla Camera dei deputati.
Ambiente e territorio
Atto n. 260 Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, recante attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.
Ddl 1308 Reati contro gli animali.
Ddl 29, ddl 42, ddl 761, ddl 863, ddl 903, ddl 1028, ddl 1122 e ddl 1131
rigenerazione urbana.
Ddl 1372 Delega al Governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica.
Affari istituzionali
Ddl 1432 Disposizioni urgenti in materia di cittadinanza e ddl 98, ddl 295, ddl 752, ddl 919 e ddl 1211 Disposizioni in materia di riacquisto della cittadinanza italiana.
Ddl 1425 Consultazioni elettorali e referendarie 2025.
Ddl 1192 Semplificazione normativa.
Ddl 2, 21, 131 e 918 Norme in materia di attribuzione del cognome ai figli.
Ddl 787 Esercizio del diritto di voto in un comune situato in una regione diversa da quella di residenza, approvato dalla Camera dei deputati.
Ddl 57, ddl 203, ddl 313, ddl 367, ddl 417, ddl 443, ddl 459, ddl 490 e ddl 556 Disposizioni in materia di elezione diretta dei presidenti delle province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci.
Salute e sanità
Ddl 1043 Protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti.
Ddl 1241 Prestazioni sanitarie.
Ddl 946 Riorganizzazione e potenziamento dei servizi sanitari in ambito reumatologico.
Ddl 1179 Disposizioni in materia di tutela della salute mentale.
Ddl 483 Tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative.
Ddl 1423 Disposizioni per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante.
Istruzione e infanzia
Ddl 492 Scuole dell’infanzia a indirizzo musicale.
Ddl 1136 Tutela dei minori nella dimensione digitale.
Ddl 180, ddl 1041, ddl 236, ddl 793 e ddl 1141 Alunni con alto potenziale cognitivo.
Ddl 236, ddl 793 e ddl 1141 Assistente autonomia e comunicazione nei ruoli personale.
Cultura
Ddl 568 Promozione e tutela della danza.
AG 261 Schema di d.m. concernente il riparto dello stanziamento dello stato di previsione del Ministero della cultura per l’anno 2025, relativo ai contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Ddl 597-B Promozione delle manifestazioni in abiti storici, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati.
Credit foto apertura Mauro Scrobogna/LaPresse
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