Politica
Città e regione: il terzo settore dà i numeri
La Campania è la regione con la più alta percentuale di volontari sotto i 29 anni...
di Redazione
Sono 28.350 i volontari presenti nelle organizzazioni della Campania. Il 52,8% è attivo a Napoli e in provincia. Un esercito di giovani – questa è la regione con la più alta percentuale di volontari sotto i 29 anni – colonna portante dei circa 12mila enti non profit, di cui quasi 3.500 impegnati a realizzare servizi di welfare in favore di 300mila cittadini. Una manna per una regione in cui il 27% delle famiglie è considerato povero e si contano 630mila anziani non autosufficienti, 25mila tossicodipendenti, 156mila disabili, 46mila sofferenti psichici, un milione di bambini (il più alto tasso di nascite in Italia, 11,5 per mille abitanti, e il più basso accesso ai servizi di asilo nido, 2,2% per bimbi fra gli 0 e 2 anni) e un tasso di abbandono scolastico – 24% – lontano anni luce dal 9% che si registra in Friuli Venezia Giulia. Un dato su tutti: il 62,2% delle strutture regionali rivolte a persone in condizioni di disagio è gestito da enti non profit.
Restringendo il cerchio alle organizzazioni di volontariato, il fenomeno in regione interessa 1.144 unità con un tasso di 2 enti ogni 10mila abitanti (la media del Mezzogiorno è di 2,9). La Campania si colloca quindi all?undicesimo posto nella graduatoria per numero di odv, ma all?ultimo per densità, anche se dal 1997 ad oggi si è registrato un incremento del 30%. Il fenomeno rimane comunque giovane. La media di anzianità delle odv è di 12 anni e il 50% di esse è nato fra il 1986 e il 1995. Il capoluogo è il centro urbano in cui la concentrazione delle odv è più forte, 42 su 100. In città il Csv locale ha censito 641 organizzazioni (577 registrate presso l?albo regionale, con un incremento del 14,6% rispetto al 2003), ma si presume gli enti siano almeno il doppio. Venendo alle aree di intervento, il sociale catalizza il 29% delle attività, seguito, con il 13% a pari merito, dal settore culturale-artistico e della promozione e tutela dei diritti. Significativo è anche il numero dei soci di ciascun ente. Il 29% si colloca fra i 10 e i 20 volontari. Un nanismo che gli esperti del Centro servizi legano alla difficoltà di reclutare volontari e di ricambio generazionale. Anche perché il 27% che dichiara più di 50 volontari rappresenta per lo più organizzazioni che praticano il tesseramento.
La tipologia dei beneficiari, infine, vede al primo posto, entrambe con il 13%, le aree ?adolescenti/giovani? e ?infanzia/minori?. Le maggiori risorse provengono dalle quote associative, che precedono le donazioni e le convenzioni con gli enti pubblici.
L?elaborazione di questi dati è stata curata dal consorzio Gesco (www.gescosociale.it) e dal Csv di Napoli (www.csvnapoli.it)
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