Politica
Cisl. Pezzotta attacca governo e rilancia su contratti
Nella relazione di apertura al XV congresso il segretario della Cisl mette la critica della politica economica e la riforma della contrattazione al centro dell'analisi
Un giudizio molto critico sull’operato del Governo, la proposta di un patto di legislatura per il prossimo mandato delle Camere che rilanci la concertazione, la richiesta a Cgil e Uil di accelerare sulla riforma del modello contrattuale, la conferma del no alla delega di riforma delle pensioni, ma l’apertura all’ipotesi di un aumento dell’eta’ pensionabile attraverso il sistema delle quote: questi in sintesi i temi principali della relazione del segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta al quindicesimo congresso dell’organizzazione che si e’ aperto oggi a Roma. Una relazione apprezzata dai colleghi di Cgil e Uil, Guglielmo Epifani e Luigi Angeletti e dal leader della Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, e giudicata invece ”ingenerosa” e ”troppo severa” dagli esponenti di Governo presenti all’assise (fischiato in particolare il ministro del Welfare, Roberto Maroni), che hanno sottolineato come non abbia tenuto conto delle condizioni in cui l’esecutivo si e’ trovato ad operare. Nella relazione lunga 35 pagine Pezzotta ha toccato numerosi argomenti, dal lavoro e la situazione economica alla pace e l’unita’ sindacale, passando per la questione della revisione del modello contrattuale e la riforma delle pensioni. Ma il filo rosso e’ stato la critica alla politica economica del Governo, al quale e’ stato chiesto di mettere in campo ”un programma minimo di fine legislatura centrato su interventi realisticamente realizzabili da qui alle elezioni”. ”Oppure la seconda strada – ha detto – che altro non puo’ essere che il ricorso anticipato alle elezioni”.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.