Famiglia

Circa 14mila i reclami a Mps sui prodotti My Way e 4 You

I numeri aggiornati sono stati resi noti in Consiglio regionale dall’assessore al bilancio e finanze della Toscana Marco Montemagni

di Francesco Maggio

Sono 13.940 in totale i reclami pervenuti al Monte dei Paschi sui prodotti finanziari My Way e 4 You, alla data del 20 febbraio. Di questi, 6.599 sono stati presentati tramite i tavoli di conciliazione istituiti tra la banca e le associazioni dei consumatori. La metà, 3.369, i casi già esaminati al 31 gennaio. I tavoli termineranno il loro lavoro per fine aprile. I numeri aggiornati sono stati resi noti in Consiglio regionale dall?assessore al bilancio e finanze della Toscana, Marco Montemagni, che ha risposto ad un?interrogazione di Luciano Ghelli (Comunisti italiani). Ghelli aveva sollevato due aspetti in particolare: l?ammontare del danno per il Monte, che secondo indiscrezioni di stampa ammonterebbe a 85 milioni di euro, e l?opportunità di convocare in commissione per un?audizione il presidente della Fondazione ed il consigliere nominato dalla Regione. Su quest?ultimo aspetto l?assessore ha preferito non pronunciarsi per non invadere le competenze consiliari. Riguardo al danno, ha detto che probabilmente la cifra è corretta, visto che non ci sono state smentite da parte della banca. Più in generale l?assessore ha sottolineato che, nella situazione di crisi che coinvolge tutto il settore creditizio, il Monte dei Paschi ha saputo trovare per primo la via della conciliazione con i risparmiatori. Montemagni ha anche auspicato che la magistratura possa fare al più presto chiarezza dopo l?iscrizione nel registro degli indagati del Governatore della Banca d?Italia e, più in generale, ha richiesto che tutto il sistema bancario toscano risponda positivamente alle domande di rimborso dei risparmiatori.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.