Welfare

Cipsi: “Insieme contro la schiavitù contemporanea”

Barbera: "La cooperazione internazionale è strumento di lotta contro tratta degli esseri umani. Ma il Governo taglia i fondi"

di Chiara Brusini

“La tratta è un patto scellerato di schiavitù. Ci si preoccupa più dei polli che della vita delle persone vittime del traffico degli esseri umani” dichiara Guido Barbera, presidente del CIPSI -coordinamento di 37 associazioni e ONG di solidarietà internazionale- in conclusione delle Giornate Europee di lotta contro il traffico degli esseri umani, organizzate dal movimento Emmaus Internazionale, in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti di Firenze, con il Patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Firenze. Barbera ha continuato: “Abbiamo preso atto che le Convenzioni internazionali dei Migranti, il Protocollo di Palermo, e la Convenzione europea sulle azioni anti-tratta (Consiglio europeo, Varsavia, maggio 2005), fondate sulla salvaguardia dei diritti umani, non sono state ratificate né dal governo italiano né da quelli europei. Come al solito si producono molte carte, documenti, che non vengono né firmati né applicati. Manca la volontà politica!” Se persone e famiglie sono costrette a vendere donne e bambini è anche a causa della miseria nei paesi impoveriti dell’Europa dell’Est e del Sud del mondo. E allora riaffermiamo che la cooperazione internazionale è uno strumento fondamentale per contribuire alla lotta contro la tratta e il traffico degli esseri umani. Ma il governo italiano taglia i fondi destinati alla cooperazione internazionale. Sono ormai indispensabili: una mobilitazione della società civile, un controllo sui parlamentari eletti, azioni di denuncia e di disobbedienza civile. Barbera conclude la sua dichiarazione con una proposta: “Chiediamo al Parlamento italiano di convocare una seduta straordinaria e plenaria per ascoltare i poveri d’Italia, d’Europa e del mondo”.


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