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Cipro, cade il muro fra greci e turchi

Decisione a sorpresa del governo turco-cipriota: sarà permesso varcare la linea verde, ma solo in giornata

di Redazione

Non e’ stata la caduta del muro di Berlino: l’apertura della ”linea verde”, che divide da quasi trent’anni le due parti di Cipro, e’ stata segnata, stamane a Nicosia, da scene di gioia e confusione, ma non si e’ verificata la ‘spallata’ da parte di una massa incontrollabile, come nella Germania del 1989. La decisione a sorpresa del governo turco-cipriota di permettere il passaggio del confine ai propri cittadini, tenuti peraltro a ritornare in serata, costituisce una mossa unilaterale volta a creare la fiducia che e’ la premessa essenziale per un dialogo tra le due comunita’. E con tale passo, Rauf Denktash, leader storico dei turco-ciprioti, ha ancora una volta spiazzato tutti: in primo luogo le autorita’ del Sud, che incassato pochi giorni fa il trattato per l’adesione alla Ue nel maggio 2004 quali uniche rappresentanti di tutta l’isola, si apprestavano a loro volta a varare misure distensive. Ma si ritrovano spregiudicatamente sorpassate da Denktash, che ottiene in queste ore il duplice risultato di ridurre le tensioni interne al suo Stato – in cui l’opposizione si mobilita per ”non perdere l’occasione storica” dell’aggancio alla Ue – e le pressioni esterne. che puntano a demonizzarlo, indicandolo come il solo presunto colpevole dello stallo diplomatico (quasi un Arafat cipriota). Il governo greco-cipriota del nuovo presidente nazionalista Tassos Papadopoulos definisce ”illegale” la decisione turco-cipriota, volta – a suo dire – ”a distrarre l’attenzione dall’attitudine negativa dimostrata in sede di negoziato”. E ravvisa nell’apertura del confine un tentativo di legittimare la Repubblica turca di Cipro Nord (Rtcn), riconosciuta dalla sola Turchia: i cittadini greco-ciprioti che si recano al Nord devono infatti presentare i passaporti – di fatto, un riconoscimento di sovranita’. La nuova permeabilita’ della ”linea verde” – che esiste da quando, nel 1974, le forze armate turche intervennero per proteggere i connazionali vittime di una sanguinosa ”pulizia etnica” da parte di greci e greco-ciprioti, in seguito ad un effimero colpo di stato a Nicosia, e le due parti optarono per una chiusura ermetica – e’ una circostanza dagli effetti potenzialmente dirompenti. Oltre ad aprire un varco nel muro di incomunicabilita’, odio e sospetto tra i due popoli dell’isola, essa potrebbe preludere ad un miglioramento della situazione economica del Nord. Tra i primi turco-ciprioti a recarsi oggi nel Sud, molti hanno dichiarato di volersi dotare di un passaporto per poter emigrare in Europa in cerca di lavoro. La svolta non incide tuttavia, almeno per ora, sulle profonde divergenze in tema di sovranita’ e delimitazione territoriale.


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