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Cioccolato: Slow Food soddisfatta emendamento

Scongiurato il pericolo che burro di cacao e altri grassi siano parificati.

di Giampaolo Cerri

Slow Food esprime soddisfazione per la decisione unanime del Senato sull?emendamento che sancisce l?introduzione della denominazione ?cioccolato puro? evidenziando la differenza tra quello prodotto con burro di cacao e quello con grassi diversi. Afferma a questo proposito Giacomo Mojoli, portavoce di Slow Food: ?Questa decisione costituisce un passo avanti nella garanzia di tracciabilità del cioccolato. Ora il consumatore vede garantito il suo diritto all?informazione e alla scelta. Sono istanze che il nostro movimento ribadisce da sempre e che sono imprescindibili da una moderna sensibilità verso le produzioni di qualità?. La questione del cioccolato ritorna dunque d?attualità: nel marzo 2000 il Parlamento europeo aveva dato un duro colpo alla tracciabilità del cioccolato, permettendo l?impiego fino al 5% o di grassi diversi dal burro di cacao, e non obbligando il produttore a specificare questa importante informazione a chiare lettere sul frontespizio della confezione (relegandola così sul retro, nella lista degli ingredienti). Slow Food allora aveva espresso il suo parere negativo su questa decisione che favoriva gli interessi delle grandi multinazionali a discapito dei paesi produttori e del consumatore.


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