Politica
Ciocca: la nostra legge No Slot con voto unanime
Intervista ad Angelo Ciocca, uno dei relatori della legge regionale lombarda no slot, che verrà approvata il 15 ottobre prossimo. «Aspettiamo le associazioni che ci hanno accompagnato in questo percorso quel giorno in aula aiutandoci contro le interferenze»
È tutto pronto. La Regione Lombardia si appresta a varare la sua legge «no slot». Il progetto di legge contenente le “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico”, che verrà votato il 15 ottobre, è stato approvato all'unanimità dalla IV Commissione Attività Produttive, presieduta da Angelo Ciocca (Lega Nord). Vita.it lo ha intervistato.
Possiamo dire che la legge no slot in Lombardia è cosa fatta?
Si, siamo molto soddisfatti del risultato, soprattutto nei contenuti, e nella condivisione all'unanimità del provvedimento
Anche per quello che ha riguardato i tempi avete rispettato la tabella di marcia…
Ci siamo dati una calendarizzazzione ed è stata rispettata sia nei tempi che nei contenuti. Perché rispettare i tempi ma far uscire un testo non all'altezza non avrebbe avuto senso. Questo per noi è motivo di orgoglio. Abbiamo tenuta alta l'asticella qualitativa
Un provvedimento che vi ha visto lavorare fianco a fianco con la società civile e l'associazionismo…
Si, è un percorso, quello che porta alla legge, che parte il 16 maggio con l'incontro in audizione delle associazioni che si adoperano su questo fenomeno. E quindi, oltre a presidente giunta e colleghi, devo ringraziare soprattutto chi da fuori, lontano dal palazzo, ha portato la giusta consapevolezza sul problema e le soluzioni migliori per risolverlo
È un percorso terminato?
No non finisce qui. Per due motivi. In primo luogo perché la legge prevede delle fasi attuative come la formazione degli esercenti. Il potere che diamo ai sindaci deve essere accompagnato. Come per tutti i validi libri di testo ci vuole anche un bravo insegnante e compagni di classe all'altezza, che in questo caso sono rappresentati dal territorio. Ora dobbiamo andare sul territorio e sviluppare i contenuti del testo. La seconda questione è quella di fare la legge nazionale. Sappiamo che ci sono ancora delle necessità su cui agire ma che competono al Parlamento. Regione Lombardia fornirà al governo una proposta di legge che completi gli spazi non di competenza regionale. Vogliamo suggerire al governo cosa serve ancora.
Dunque l'appuntamento è per il 15 ottobre?
Aspettiamo le associazioni quel giorno in aula, qui in Regione, per l'approvazione. Vorremo che partecipasse con noi chi ci ha aiutato in questo percorso
Ma le associazioni non sono le uniche che hanno voluto partecipare?
In effetti ci sono state delle interferenze e, ad un certo punto, abbiamo dovute anche limitarle. È chiaro che chi ha interessi economici in questo settore ha cercato di intervenire su alcuni punti in particolare della legge. Ma il gruppo di lavoro ha tirato dritto e non si è fatto condizionare
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