Cultura

Cinzia Dato: la crisi della politica? Crisi dei rapporti con la società civile

La deputata "tansfuga" della Margherita: "Liberiamo le energie che provengono da associazioni, parti sociali, mondo del volontariato e professioni"

di Redazione

La crisi della politica e’ soprattutto crisi nei rapporti con la societa’ civile. Ne e’ convinta la deputata dell’Ulivo, Cinzia Dato, che ha appena lasciato la Margherita per dissenso profondo nei confronti del percorso e del metodo con cui si sta avviando alla fondazione del Partito democratico. “Il compito della politica -dice all’ADNKRONOS- e’ quello dare risposte alle domande che vengono dal basso, dalla societa’ civile, mentre la risposta che tendono a dare le strutture dei partiti e’ quella della gestione del consenso, e della sua ricerca, secondo schemi burocratici che penalizzano chi fa le battaglie e premiano i ‘mandarini'” ossia un ceto a se stante che “sta li’ in nome e per conto del capo”. Dato non prescinde dalla sua esperienza personale e anche la denuncia di Massimo D’Alema sul rischio di un esito simile a quello della prima Repubblica viene letta alla luce del processo “elitario” che sta portando al nuovo Pd: “Il motivo per cui ho lasciato la Margherita -sottolinea- e’ che vedo avanzare figure che non hanno mai condotto una battaglia, o che l’hanno condotta contro coloro che sono da sempre in prima fila per il Partito democratico. Nel momento in cui le ragioni del Pd trionfano, e’ paradossale che a gestire il processo siano coloro che hanno sempre contrastato il metodo del confronto con la societa’ civile”. Secondo la deputata tale tendenza va immediatamente invertita, “liberando le energie che provengono dalla ‘rete’ fatta di associazioni, parti sociali, mondo del volontariato e mondo delle professioni che rischiano di non trovare piu’ riferimenti all’interno di una realta’ che -conclude Dato- sembra ruotare sempre piu’ attorno al vecchio modo di registrare il consenso, ossia il tesseramento”.

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