Non profit

Cinque per mille, è boom anche nel 2008

Vita Magazine ha raccolto i primi dati dai Caf sulle firme dei contribuenti. I responsi sono molto positivi: adesioni cresciute rispetto agli anni passati

di Gabriella Meroni

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Cinque per mille sugli scudi anche nel 2008? Sembrerebbe di sì, anche se la stagione delle dichiarazioni è ancora in corso e si è chiusa il 3 giugno soltanto per quanto riguarda i 730. Ma dalle primissime stime un dato sembra emergere con chiarezza: agli italiani questo strumento continua a piacere, e molto, se è vero che viene scelto da una percentuale altissima di contribuenti, addirittura tra il 70 e il 90%.

Certo, sono dati da prendere con tutte le cautele del caso: innanzitutto sono riferiti quasi soltanto ai 730, cioè ai modelli che per lo più vengono ?trattati? dai Caf, e per di più arrivano da due sole centrali di assistenza fiscale, Cisl e Cna. È da considerare inoltre che quest?anno le scadenze fiscali sono particolarmente ravvicinate, e quindi lo ?spoglio? delle dichiarazioni – se così si può dire – è ancora da ultimare.

Resta il fatto però che, interpellati da Vita, alcuni responsabili dei Caf si sono sbilanciati: «La percentuale dei contribuenti che destinano il 5 per mille è leggermente cresciuta rispetto al 2007», afferma Valeriano Canepari, responsabile dei Caf Cisl. «Quindi direi che ci attestiamo attorno al 70% delle dichiarazioni». Ancora più ottimista Roberto Vitale, a capo dei Caf Cna: «Non posso dare una visione d?insieme, né tantomeno numeri ufficiali», premette, «ma direi che la quasi totalità di chi sceglie i nostri sportelli di Roma per presentare la dichiarazione dei redditi porta con sé il codice fiscale dell?ente prescelto come destinatario del 5 per mille. Sì, siamo attorno al 90%».

Il resto dell’inchiesta su Vita non profit magazine in edicola questa settimana

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