Non profit

Cinque per mille: domande e risposte

Finalmente finita l'attesa di migliaia di organizzazioni non profit. Nuove scadenze, nuovi beneficiari. E trappole da evitare. Tutti gli approfondimenti in edicola con VITA Magazine!

di Gabriella Meroni

Bomba. La bomba più attesa dell’anno per il non profit italiano si chiama 5 per mille, e ha avuto il potere di mandare letteralmente in bomba il nostro sito vita.it appena abbiamo messo online la notizia che l’Agenzia delle Entrate aveva pubblicato le istruzioni per entrare nell’elenco dei beneficiari.

Almeno due ore di blackout di prima mattina, e tante telefonate di associazioni che cercavano di contattare la nostra redazione per segnalare l’impossibilità di entrare nel sito.

E’ online il database del 5 per mille! Registra subito la tua organizzazione! Oltre 1.500 realtà non profit l’hanno già fatto. E’ gratuito e sempliceForse il governo non l’aveva capito, o forse sì, che le onlus stavano aspettando solo quello? Forse no, visto che ha dato il via libera alle istruzioni ben un mese e mezzo dopo rispetto al 2006, o forse sì, dato che ha mandato avanti per prima l’Agenzia delle Entrate in modo da placare gli animi, riservandosi in un secondo tempo di emanare il decreto presidenziale vero e proprio, di cui peraltro grazie a Vita sta circolando da tempo una bozza.
Morale? Stanno per chiudersi per le onlus i termini per iscriversi agli elenchi dei beneficiari, ed è già tempo di impostare le prossime scadenze. Archiviata la pratica di iscrizione il 30 marzo, la palla passa all’Agenzia delle Entrate, che pubblicherà sul sito l’elenco delle organizzazioni che si sono iscritte, completo di nome, sede e codice fiscale. A quel punto conviene controllare bene di aver inviato correttamente i dati, e che questi siano stati riportati fedelmente, e poi far valere eventuali correzioni. Come? Tocca al legale rappresentante dell’ente inviare entro quella data i dati corretti alla Direzione regionale dell’Agenzie delle Entrate di zona. Le Entrate, a loro volta, dovranno pubblicare una nuova versione dell’elenco.

Altro passaggio imprescindibile è la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che attesta il possesso dei requisiti per ricevere il 5 per mille e che un legale rappresentante dell’organizzazione già iscritta dovrà inviare con raccomandata sempre all’Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno. Attenzione: il mancato adempimento di questa scadenza comporta, precisa il decreto, la cancellazione dagli elenchi. Fin qui gli obblighi che spettano alle organizzazioni non profit, e che si concentrano nel volgere di poco più di tre mesi. Dal 30 giugno scattano invece i tempi molto più lunghi che si prende l’Agenzia delle Entrate: sei mesi per effettuare i controlli, e addirittura un anno per comunicare l’elenco definitivo dei «soggetti ammessi al beneficio». Ma tant’è. Nelle sedi delle associazioni si sta correndo per farsi trovare pronti, per la seconda volta, ad accogliere le scelte dei contribuenti, ma soprattutto a sollecitarle con campagne promozionali ad hoc. Pazienza se non sono ancora arrivati i pagamenti dell’anno scorso, pazienza se non si sa bene quando arriveranno (prima o dopo l’estate? Buona la seconda, pare), pazienza se bisogna ricominciare tutta la procedura da capo, software e raccomandate comprese. Visto che è una corsa, bisogna correre. E allora via, ecco il nostro?

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