Famiglia
Cinque milioni i minori costretti a prostituirsi nel mondo
Una stima inquietante fornita da padre Shay Cullen, missionario irlandese, candidato al premio Nobel per la pace 2001
Cinque milioni di bambini e ragazzi nel mondo sono coinvolti nel giro della prostituzione. Una stima inquietante fornita da padre Shay Cullen, missionario irlandese, candidato al premio Nobel per la pace 2001 e fondatore nel 1974 di Preda Foundation, l’organizzazione che nelle Filippine e’ impegnata nella lotta contro la pedofilia e il turismo sessuale.
Di passaggio a Roma per lanciare una campagna sul commercio equo e solidale a sostegno del mango essiccato filippino (una produzione agricola sufficiente e’ un aiuto contro la poverta’ e diminuisce il rischio di sfruttamento sessuale dei bambini), padre Cullen – in una conferenza stampa organizzata da Ecpat – ha parlato della lotta contro i circuiti pedofili, ha denunciato le difficolta’ del suo lavoro, che e’ anche di tipo investigativo, e le ambiguita’ della polizia e del clero locali.
”Sono tanti i nostri successi, tante le persone processate e condannate – ha detto il candidato al Nobel – prima avevamo una stretta collaborazione con la polizia ma negli ultimi tempi il governo non ci ha dato molto sostegno. Sappiamo che la polizia e’ corrotta ma non tutta, ci sono anche persone che collaborano con noi. Purtroppo, nell’ultimo anno abbiamo messo tutte le nostre risorse economiche ed umane per difenderci da un gruppo che sostiene i pedofili. Durante il governo Estrada la corruzione aveva raggiunto livelli altissimi, ora abbiamo buone relazioni con il nuovo ministro della giustizia”.
”Il circuito pedofilo filippino – ha osservato – e’ gestito e sostenuto soprattutto da europei, sono in particolare proprietari di bar e night-club, luoghi dove vengono esposti i bambini”. ”La Chiesa e’ divisa” nella lotta contro la pedofilia, ha osservato padre Cullen che ha riferito di un documento del vescovo della diocesi di Iba che, in relazione ad alcune ritrattazioni di bambini nell’ambito di un processo, ha affermato che Preda Foundation ”ha esagerato nelle sue azioni contro i pedofili e che istiga i bambini. Sono accuse che non possiamo accettare e che vanno a sostegno dei pedofili. La Chiesa filippina pero’ ci da’ un grosso e concreto aiuto. Questo della pedofilia e’ diventato un tema scottante che sara’ al centro della conferenza episcopale”.
In merito ai presunti abusi su minori da parte di preti, padre Cullen ha detto che ”forse il clero e’ troppo difensivo ma prima di fare accuse vuole essere sicuro che un crimine sia stato veramente commesso”. Contro lo sfruttamento ed il turismo sessuale dei minori – ha affermato Padre Cullen – va sostenuta l’economia locale. Solo in assenza di poverta’ i bambini potranno continuare ad andare a scuola e non essere piu’ facilmente reclutabili dai gruppi pedofili. ”Serve un movimento internazionale – ha aggiunto – che sostenga le azioni contro la pedofilia ma anche il commercio equo”. Il prodotto oggetto della campagna – promossa da Preda e dal Commercio equo tedesco – e’ il mango essiccato coltivato dai contadini filippini. Sulla busta del prodotto la figura stilizzata di un bambino o bambina con una lacrima: ”bisogna dire che anche un singolo, con un acquisto, puo’ combattere la prostituzione minorile”. Domani, padre Cullen ricevera’ il premio Citta’ di Ferrara per i diritti umani.
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