Volontariato

Cinesi: a Milano 3mila piccole imprese fatturano 560 milioni

Il dato in un rapporto della Camera di Commercio

di Redazione

Sono quasi tremila le piccole imprese aperte da cittadini di origine cinese (il 39% dei quali sono donne) in provincia di Milano con un fatturato complessivo stimato in circa 560 milioni di euro l’anno. Questo in estrema sintesi quello che emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese del 2007 e Istat.
Tra queste imprese, più di 1.900 sono dislocate nel capoluogo lombardo, dove oltre la metà sono legate all’attività commerciale, dettaglio e ingrosso, il 23% al manifatturiero e il 16% alla ristorazione. In settori come quello delle confezioni di abbigliamento, un titolare di una ditta individuale milanese su tre è di origine cinese mentre nella concia del cuoio e pelletteria si arriva quasi a uno su due. Tra il 2006 e il 2007 le aziende sono cresciute del 3,5% in provincia e dell’1,5% in città.
Gli imprenditori asiatici hanno un’età media di 39 anni (contro i 45 degli italiani) e le donne sono ben il 39% (contro una media italiana del 20%). Il 38% delle ditte “cinesi” aperte a Milano è concentrato in Zona 8 (Fiera, Gallaratese, Quarto Oggiaro) mentre la via con la maggior concentrazione di imprese è la zona Sarpi: da via Bramante (con il 5% del totale del capoluogo: c’è una impresa “cinese” ogni 9 metri ) a via Sarpi (3,7%), da via Rosmini (2,2%) a via Messina (1,7%). In questa zona si concentrano, tra l’altro, il 71% delle imprese attive nel commercio all’ingrosso.


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