Famiglia

CINEMA. L’università di Modena proietta “Morire di lavoro” di Segre

Anteprima assoluta nel capoluogo emiliano per il docu-film sulle morti nei cantieri

di Benedetta Verrini

Questa sera a Modena il Cipral – Centro Interdipartimentale sulla prevenzione dei rischi negli ambienti di lavoro dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia promuove il film di Daniele Segre “Morire di lavoro”, una pellicola d’inchiesta e cronaca di un viaggio in Italia, da nord a sud, che sottolinea la drammaticità del lavoro nei cantieri edili e nei luoghi dove si annida il lavoro illegale.

La proiezione, in prima visione assoluta in città, si terrà alle ore 20.40 presso la Sala Truffaut (Palazzo Santa Chiara, Via Adelardi, 4) a Modena e sarà preceduta da un intervento del Direttore del Cipral prof. Luigi Enrico Golzio e da un’intervista registrata del regista Daniele Segre.

“La proiezione di questo film, come di altri che toccano questo argomento, – afferma il Direttore del CIPRAL prof. Luigi Enrico Golzio – è senz’altro di ausilio alla didattica tradizionale ed un efficace strumento per sensibilizzare e far crescere tra i giovani, e non solo, quella cultura della sicurezza e della prevenzione tanto indispensabili per scongiurare le numerose e frequenti morti bianche che si succedono sui luoghi di lavoro. Questi sono anche gli obiettivi del nostro Centro: promuovere la conoscenza ed un approccio davvero interdisciplinare su questa materia”.

“Morire di lavoro” è un film documentario che indaga la realtà del settore delle costruzioni in Italia, protagonisti i lavoratori ed i familiari di operai morti sul lavoro. La trama narrativa si sviluppa attraverso i loro racconti e le loro testimonianze. Nel film si parla di incidenti mortali nei cantieri edili, dell’orgoglio del lavoro, di come è stato appreso il mestiere, della sicurezza e della sua mancanza, di lavoro nero e di caporalato.

Per accedere alla Sala Truffaut occorre fare la tessera soci che costa 3 euro e vale per tutta la stagione, mentre il biglietto del film costa 5 euro (4 euro per i tesserati ARCI, AICS, ENDAS, ACLI).


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA