Cultura

Cinema: Comeninci ride dei cliché sul bianco e il nero

La regista italiana presenta il suo prossimo film "Bianco e nero" per sbeffeggiare i rapporti tra italiani e africani

di Redazione

“Per la prima volta in Italia una commedia sbeffeggia i luoghi comuni e i cliche’ che regolano i rapporti tra bianchi e neri, nella fattispecie tra italiani e africani”. Cosi’ Cristina Comencini ha sintetizzato, in una conferenza stampa all’Istituto Austriaco di Cultura di Roma, il leit motiv del suo prossimo film, “Bianco e nero”, giunto alla settima settimana di riprese sulle dieci previste.

“Voglio far ridere parlando del rapporto tra razze diverse, tra bianchi e neri – ha detto la regista. – Ho deciso di affrontare un tema spesso trattato in maniera drammatica, con leggerezza e umorismo, sottolineando l’allegria e la forza anche comica che scaturisce dall’incontro di due mondi lontani, tra persone diverse. Mi sono divertita a sbeffeggiare i cliche’ che condizionano i bianchi nei confronti dei neri e quelli, altrettanto perentori, che condizionano i neri nei nostri confronti”. Il film della Comencini racconta la storia di una donna, Elena (Ambra Angiolini) che e’ impegnatissima nel mondo della mediazione culturale e costringe il marito, Carlo (Fabio Volo), a presenziare alle serate di beneficenza. In una di queste l’uomo, che non si sente affatto vicino a quel mondo, incontra un’africana bellissima, moglie di un raffinato intellettuale nero e tra i due scocca la scintilla che portera’, in un susseguirsi di situazioni comiche e grottesche, all’inevitabile epilogo.

Realizzare una pellicola che “e’ totalmente una commedia” dopo il dramma pluripremiato “La bestia nel cuore” e’ una scelta che la Comencini ha maturato un anno fa dopo aver “scoperto l’Africa” girando un documentario in Ruanda per il Comune di Roma. “La realta’ di quel Paese mi e’ apparsa diversa dall’immagine prefabbricata che avevo dell’Africa e dei neri – ha spiegato ancora -. Mi sono accorta che esisteva una distanza enorme tra bianchi e neri ed entrambi eravamo accomunati da un’altra forma di apartheid: non mischiare le nostre vite. Cosi’ ho immaginato una storia, a casa mia, a Roma, fra persone simili non separate da distanze di classe o di livello culturale, ma solo dal desiderio di tenersi lontane”.

La pellicola, costata 5,1 milioni di euro, e’ interpretata da Fabio Volo, Ambra Angiolini e dai due attori di origine africana Aissa Maiga e Eriq Ebouaney. Prodotta da Cattleya e Rai Cinema e distribuita dalla 01 Distribution, arrivera’ nei cinema all’inizio di gennaio 2008.

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