Mondo
Cina: verso l’abolizione della pena di morte?
Una conferenza tenutasi a Xiangtan fa ben sperare. La rivelazione del Guardian
La Cina, dove nel 2001 sono state eseguite circa 2,500 condanne a morte, starebbe ripensando la validità della pena capitale. Possibile? Il quotidiano inglese The Guardian del 15 gennaio afferma di sì.
Secondo il prestigioso giornale inglese, la novità sarebbe emersa il mese scorso nel corso di una conferenza organizzata a Xiangtan, nella provincia dell’Hunan, dall’Accademia cinese per le Scienze Sociali e dall’Istituto Danese per i Diritti Umani.
Secondo il Guardian, alla conferenza avrebbero partecipato molti academici del Paese e tutti si sarebbero pronunciati in favore di un ripensamento delle politiche del Paese sulla pena capitale.
Tema, quest’ultimo, su cui la Cina vanta un triste record: secondo Amnesty International, nel 2001 entro i suoi confini 4 mila persone sono state condannate a morte e 2,500 giustiziate. Una cifra che supera di molto le sentenze e le esecuzioni fatte nel resto del mondo.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.