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Cina: stranieri espulsi se violeranno nuovi regolamenti

Il ministero della pubblica sicurezza ha stabilito decine di nuove norme la cui violazione potrà comportare l'espulsione dal Paese.

di Redazione

Giro di vite in Cina, tra interrogativi e timori di provvedimenti fortemente repressivi, contro i residenti stranieri: potranno essere espulsi se violeranno una delle nuove innumerevoli regole introdotte oggi dal ministero della pubblica sicurezza di Pechino, equivalente al ministero dell’interno dei paesi occidentali. Non e’ chiaro, come spesso avviene in Cina, quanti siano i ”regolamenti” ai quali si riferisce l’ annuncio: 165 secondo il China Daily, 238 per altri giornali.” Un alto numero di stranieri e’ coinvolto nella prostituzione, in furti o in risse”, scrive con vaga aria di minaccia l’organo del Partito Comunista ‘Il Quotidiano del Popolo’. Alcuni quotidiani parlano di reati legati alla ”prostituzione” e alle ”risse” ma altri aggiungono ”crimini” meno neutrali, come ”casi estremi di attentati alla stabilita’ sociale sotto la copertura della religione”, che potrebbero riguardare, per esempio, i missionari o semplicemente i ”maestri’ religiosi stranieri, la cui presenza e’ fortemente cresciuta in Cina negli ultimi anni. Il China Daily cita il direttore dell’ ufficio legislativo del ministero, Ke Liangdong, secondo il quale i nuovi reati vanno dal ”ripetuto invio di Sms pornografici” al ”creare disturbo con attivita’ rumorose”, dal ”tenere animali domestici che disturbano il vicinato” al ”disturbo dell’ ordine pubblico o di eventi culturali e sportivi”. E’ lo stesso Ke, in una versione piu’ lunga della stessa intervista diffusa dall’agenzia Nuova Cina a parlare dei reati commessi da stranieri ”sotto la copertura della religione”. Non e’ chiaro quale sia il ruolo della magistratura e quale quello della polizia – cioe’ degli agenti dei vari uffici dello stesso ministero della pubblica sicurezza. ”Alla polizia verranno dati maggiori poteri di intervenire contro chi viola le leggi, tra cui quello di espellere gli stranieri”, afferma Ke nella versione dell’ intervista pubblicata da Nuova Cina. Per molti dei ”reati amministrativi” piu’ leggeri sono previste multe e pene detentive fino a 15 giorni, che, nel caso di stranieri. potrebbero tradursi nell’espulsione. Ke Liangdong afferma che questa misura sara’ decisa di volta in volta ”a secondo della circostanze” nelle quali verra’ commesso il ”crimine”. Avvocati e giudici cinesi, richiesti di un parere, hanno affermato di dover ”studiare” i nuovi regolamenti prima di poterne dare un’ interpretazione. Secondo alcuni organi di informazione, la decisione di introdurre i nuovi regolamenti e’ dettata dalla volonta’ di tenere ”pulite” le citta’ e in particolare la capitale Pechino, in previsione del grande afflusso di stranieri che si verifichera’ in occasione delle Olimpiadi del 2008. mentre, stando ad altri giornali, il giro di vite potrebbe essere legato agli allarmi per ”il forte aumento” degli stranieri residenti in Cina per lunghi periodi.


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