Mondo

Cina: si apre il 16esimo congresso del Partito unico

A dirigerli è Hu Jintao, il politico designato a succedere al presidente Jiang Zemin

di Emanuela Citterio

Apertura agli imprenditori privati, definiti “capitalisti rossi”. E’ uno dei temi che verranno discussi durante il 16esimo Congresso del Partito comunista cinese, iniziato oggi a Pechino. La proposta di aprire il partito agli imprenditori privati è stata lanciata dall?attuale capo di Stato Jiang Zemin sotto il nome di “teoria delle 3 rappresentanze”. A dirigere i lavori del partito unico è Hu Jintao, il politico designato a succedere al presidente. Partecipano 2.144 delegati, che rimarranno riuniti fino al prossimo 14 novembre, data in cui saranno eletti un nuovo Comitato centrale ed una nuova Commissione centrale. La situazione economica è stata al centro del discorso con cui Jiang Zemin ha aperto i lavori. L’attuale capo di stato ha affermato che entro i prossimi venti anni il Prodotto nazionale lordo dovrà essere quadruplicato. Rivolgendosi a chi guarda con scetticismo alle riforme economiche – rifersce oggi l’agenzia Misna – ha spiegato che per garantire la permanenza del partito alla guida della Cina occorre saper stare al passo con i tempi. Tuttavia ha escluso aperture verso la democrazia e il multipartitismo. ?Dobbiamo concentrarci sul miglioramento delle nostre istituzioni ? ha detto ? senza mai copiare alcun modello dai sistemi politici occidentali?. Nel suo discorso, Jiang Zemin ha parlato anche della situazione di Taiwan lanciando l’appello a ?mettere da parte le dispute politiche e riprendere il dialogo e i negoziati il più presto possibile?. Un dialogo in cui il principio di “una sola Cina”, e quindi della riunificazione di Taiwan, non è oggetto di discussione. In cambio della riunificazione, a Taiwan è stata promessa una forte autonomia e l?entroterra di cui l?isola ha bisogno per accrescere il proprio sviluppo economico.


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