Sostenibilità

Cina, Rockefeller: ci aiuterà a cambiare il mondo

"Senza la Cina non possiamo lavorare a una soluzione per mondiale per i problemi del clima e dell'energia" dice oggi il banchiere a La Stampa.

di Redazione

“Dobbiamo coinvolgere la Cina nella gestione dei problemi globali”. Lo afferma in un’intervista a “La Stampa” David Rockefeller che si dice convinto che l’Impero di Mezzo aiutera’ a cambiare il mondo.

Se Rockefeller nel 1973 fondo’ la Trilaterale assieme Henry Kissinger, Zbignew Brzezinki e Gianni Agnelli per creare un forum informale di consultazione fra le grandi democrazie industriali dell’epoca, oggi guarda cosi’ ad un altro orizzonte e aggiunge: “Quando se n’e’ iniziato a parlare avevo qualche legittimo dubbio perche’ si tratta di una nazione autoritaria, non sono come noi, non e’ una democrazia”.

“Senza la Cina non possiamo lavorare a una soluzione per mondiale per i problemi del clima e dell’energia” aggiunge il banchiere sottolineando che “rinnovarsi” significa “affrontare l’agenda globale” guardando oltre gli spartiacque politici ed ideologici del XX secolo.

Non a caso, sottolinea il quotidiano torinese, quando la sessione Climate Change riprende, Rockefeller si appassiona ad uno scambio di battute fra la cinese Yuan e un ex diplomatico danese attorno all’interrogativo se “il rispetto del clima deve essere imposto dall’alto”. Yuan Ming non ha dubbi: “E’ l’unica maniera per farlo, spetta ai leader politici imporre soluzioni drastiche”. Ma il danese non e’ d’accordo, ribatte: “Saranno i consumatori a decidere acquistando auto verdi e prodotti biocompatibili, le imposizioni dall’alto non funzionano”. “Io la penso come lui” commenta Rockefeller.


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