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Cina: nuovi arresti di sacerdoti, ma aumentano i simpatizzanti

A fronte di nuovi arresti e persecuzioni, in Cina sono in crescita le vocazioni al sacerdozio e aumenta anche la solidarietà della Chiesa ufficiale.

di Chiara Brusini

La nuova campagna di arresti contro i sacerdoti della Chiesa sotterranea è ?un fallimento?, una cosa ?inutile? e ?infantile?. Essa serve solo a incrementare il numero dei simpatizzanti e delle vocazioni clandestine al sacerdozio. In più, essa spinge a una maggiore collaborazione fra sacerdoti clandestini e della chiesa ufficiale.

È questa in sintesi, la risposta dei cattolici agli arresti che sono avvenuti in queste settimane nell?Hebei. Il 7 novembre sono stati arrestati due sacerdoti; il 9 è stato arrestato il vescovo di Zhengding, mons. Giulio Jia Zhiguo; il 18 novembre sono stati arrestati altri 6 sacerdoti.

Tutti loro sono costretti a subire ?sessioni di studio?: interminabili ore di lavaggio del cervello per convincerli ad aderire all?Associazione Patriottica, l?organismo di controllo delle comunità, che vuole far nascere una Chiesa nazionale, separata dalla Santa Sede.

I due sacerdoti arrestati il 7 novembre sono stati rilasciati. Ma ad essi il governo ha consigliato di ?lasciar perdere l?evangelizzazione? e di ?andare a lavorare i campi?. Intanto centinaia di poliziotti in borghese sono stati inviati a controllare le comunità sotterranee.

La campagna per distruggere le comunità sotterranee, con alti e bassi, va avanti dal 1997. Ma le comunità sotterranee continuano a incontrarsi. Per evitare di essere scoperte dalla polizia si incontrano a mezzanotte o alle 2 di notte. All?esterno mettono sempre persone che controllano se arrivano poliziotti. Talvolta la polizia li scopre, ma in genere fa finta di non vedere.

Un vescovo sotterraneo dice: ?La persecuzione non è mai una cosa totalmente cattiva. Aiuta a essere decisi e aiuta i sacerdoti a non diventare borghesi e a stare vicini e collaborare col vescovo e fra di loro?. La collaborazione cresce anche con la Chiesa ufficiale, soprattutto dopo gli appelli alla comunione lanciati da padre Pietro, un sacerdote della Chiesa ufficiale, a sostenere economicamente quelli della Chiesa sotterranea. Alcuni sacerdoti ?ufficiali? mettono a disposizione delle comunità sotterranee l?uso delle loro chiese per celebrare la messa ed evitare il rischio della prigione.

Molti laici della Chiesa ufficiale, per solidarietà con i loro fratelli che rischiano l?arresto, partecipano alle messe della Chiesa clandestina. ?Partecipare alla messa in una casa o nella povertà di una chiesa domestica ? dice uno di loro – ci aiuta a meditare e a condividere la sofferenza di questi nostri fratelli e sorelle dell?Hebei?.

Proprio nell?Hebei, l?area della persecuzione più violenta, crescono anche molte vocazioni. Una di queste piccole diocesi sotterranee può vantare 70 sacerdoti e 140 seminaristi. Uno di questi studenti di teologia spiega perché ha scelto di entrare in un seminario sotterraneo: ?Conosco molti seminari ufficiali e so che preparano molto bene al sacerdozio e sono anche in comunione col papa. Ma mi accorgo che la Chiesa sotterranea ha bisogno del mio aiuto. Io sono onorato di stare qui e soffrire con loro povertà e persecuzione a causa di Gesù?.

Per il governo cinese è giunto il tempo del realismo: non possono pensare di eliminare la chiesa sotterranea, ma devono fare i conti con essa. Per fare questo va superata l’idea preconcetta che esista un’opposizione tra fedeltà al papa e fedeltà alla Cina: ormai anche la Chiesa ufficiale è fedele al papa.
Anche tra i cinesi la religione non è più vista come una cosa strana, ma un fatto comune e molto personale.

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