Mondo
Cina: da oggi in vigore la nuova legge sulla libertà religiosa
Gli stranieri non possono fare proseliti
Oggi entrano in vigore in Cina le nuove norme stabilite dal partito comunista per la tutela dei ‘culti legittimi’, destinate a ”Proteggere la libertà di credo religioso, mantenere l’armonia tra religioni e società e regolare le questioni religiose nel Paese”.
Le nuove norme, in pratica, sostituiscono i provvedimenti in vigore dal 1994, mentre resta immutata la normativa riguardante le attività dei religiosi stranieri, che non possono ancora fare proselitismo. ”Per un cattolico cinese -commenta padre Giancarlo Politi, direttore della rivista ‘Mondo e Missione’, – la sfida più grande consiste nel poter ancora parlare in modo da essere capito dalle nuove generazioni. Non è molto lontano dalla nostra situazione di Chiesa. C’è tutta una generazione che non è più interessata ai temi religiosi, nella maniera in cui erano interessati i loro padri”. Sostanzialmente, le nuove direttive affermano che ‘nessuna persona od organizzazione può forzare i cittadini a credere o non credere in una religione’, ma, d’altra parte, si limitano a tutelare i culti ufficialmente riconosciuti come ‘legittimi’.
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