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CINA. Condannate due monache buddiste per corteo pro Tibet

Cresce la tensione in vista dell'anniversario delle proteste a favore del Dalai Lama

di Redazione

Un tribunale della provincia cinese del Sichuan ha condannato due monache tibetane a 9 e 10 anni di carcere per aver preso parte alle proteste del marzo scorso. A riferirlo è il gruppo dei tibetani in esilio Tchrd (Tibetan Centre for Human Rights and Democracy), spiegando che le due religiose buddiste del monastero Pangri Na, di 35 e 36 anni, facevano parte di un gruppo di 55 monache arrestate dopo la manifestazione di protesta davanti agli uffici governativi di Ganzi, il 18 marzo 2008. La maggior parte erano state rilasciate a settembre dalla polizia, ma una decina di monache sarebbero ancora detenute.

Intanto, con l’avvicinarsi del primo anniversario delle manifestazioni a favore del Dalai Lama, cresce la tensione nelle aree tibetane, con la polizia paramilitare cinese sul piede di guerra per evitare nuove proteste. Questa settimana a Litang sono state arrestate 20 persone dopo una pacifica manifestazione tibetana. L’anno scorso a Lhasa, capitale della regione, le proteste sono iniziate il 10 marzo, nel 49mo anniversario del fallito tentativo di ribellione dei tibetani contro la Cina. Secondo Pechino, nelle proteste del 2008 sono state uccise 19 persone, il governo tibetano in esilio ha denunciato circa 140 morti. Quest’anno, nel 50 mo anniversario dell’esilio del Dalai Lama, un gruppo di tibetani ha chiesto di rinunciare ai festeggiamenti del nuovo anno lunare che inizia il 23 febbraio.

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