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Cina: arrestati i due preti intervistati dal settimanale “L’Espresso”

Due preti della Chiesa cattolica clandestina sono stati arrestati nella Cina orientale dopo aver rilasciato un' intervista a ''L' Espresso''. Lo afferma sul suo sito Internet il quotidiano di Ho

di Redazione

Due preti della Chiesa cattolica clandestina, padre Wang Xhou Fa e padre Paulus Shao Gu Min, sono stati arrestati nella Cina orientale dopo aver rilasciato un’ intervista al settimanale ”L’ Espresso”. Lo afferma sul suo sito Internet il quotidiano di Hong Kong South China Morning Post. La polizia di Wenzhou, la citta’ dove i due preti sono stati arrestati, afferma di non essere in grado di confermare la notizia. Il giornale non chiarisce se l’ arresto dei due preti, che gia’ hanno trascorso lunghi periodi in prigione, sia da collegare all’ intervista. Wang, 79 anni, ha passato 15 anni in un campo di lavoro, mentre Shao Gu Min e’ stato detenuto per 18 mesi tra il 1999 ed il 2000. La Costituzione cinese garantisce ai cittadini la liberta’ di religione ma di fatto per goderne bisogna essere iscritti alle associazioni religiose ”patriottiche”, cioe’ fedeli al Partito Comunista. La Chiesa cattolica ”patriottica” cinese ha cinque milioni di iscritti. I cattolici che praticano senza essere registrati presso le autorita’, cioe’ i membri della cosidetta Chiesa clandestina, sono, secondo stime attendibili circa 12 milioni. La disputa tra governo cinese e Vaticano riguarda soprattutto le nomine dei vescovi, che secondo Pechino devono essere fatte dalle associazioni patriottiche. Dopo l’ elezione di Papa Benedetto XVI la Cina si e’ dichiarata pronta a stabilire relazioni diplomatiche con la Santa Sede purche’ questa trasferisca da Taiwan a Pechino la Nunziatura Apostolica e ”non interferisca” negli ”affari interni” della Cina

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