Welfare

Cina ancora contro Internet: chiusi 17mila Cyber caf

Si stima che gli Internet café, spesso costituiti da un’unica stanza con alcuni computer, siano utilizzati da circa quattro milioni di cinesi

di Gabriella Meroni

Nell?ennesima tappa della battaglia condotta da Pechino contro la comunicazione via web, le autorità cinesi hanno deciso la chiusura di oltre 17mila Internet café, mentre in altri 28mila sono stati installati speciali software in grado di controllare il flusso di informazioni. Da aprile scorso erano stati sottoposti a controlli oltre 94mila Internet café. Il governo cinese ha affermato che la decisione di chiuderne 17mila è stata presa in conseguenza delle lamentele di molti genitori, preoccupati del fatto che i loro figli trascorressero troppo tempo sulle “chat rooms” (luoghi virtuali nei quali si può dialogare con altre persone) o davanti ai giochi elettronici. Inoltre Pechino sostiene che questi locali erano presenti “in numero eccessivo” sul territorio e in diversi casi erano gestiti in modo non adeguato. In realtà da anni le autorità cinesi cercano di rafforzare il controllo dell?informazione via Internet, al punto che non hanno esitato ad arrestare diversi giornalisti o creatori di siti web che esprimevano il proprio dissenso attraverso la rete. Si stima che gli Internet café, spesso costituiti da un?unica stanza con alcuni computer, siano utilizzati da circa quattro milioni di cinesi, su un totale di 27 milioni di “navigatori”.


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