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Cina: ammessa l’esistenza dei villaggi-cancro

Il ministero dell'Ambiente di Pechino ha pubblicato un documento in cui riconoscerebbe i problemi ambientali e di salute provocati da un inquinamento fuori controllo. Tra questi, l'esistenza di alcuni villaggi con percentuali di tumori mai viste

di Gabriella Meroni

Che il problema dell'inquinamento atmosferico pesante fosse d'attualità in Cina era ormai chiaro per tutti, tranne forse che per il governo di Pechino, che tendeva a minimizzare. Ma ora, messo di fronte alle terribili conseguenze che lo smog e gli inquinanti stanno provocando sulla salute dei cittadini, il governo inizia a fare le prime ammissioni. Una su tutte, l'esistenza dei "villaggi-cancro".

Secondo diverse fonti cinesi citate da Bbc e France Presse, infatti, un rapporto ufficiale sull'inquinamento il ministro cinese dell'Ambiente ha scritto per la prima volta che il governo riconosce i pericoli per la salute derivante dalle sostanze chimiche immesse in atmosfera, molte delle quali sono messe al bando nei paesi industrializzati. "L'inquinamento ha causato seri problemi sociali e di salute", si leggerebbe nel rapporto secondo la Bbc. "Come l'emergenza dei villaggi-cancro in alcune regioni isolate".

Le agenzie di stampa internazionali, nel riferire le parole del ministro, specificano però che questi non entra in ulteriori dettagli. In anni recenti il termine "villaggi cancro" è stato usato dai mass media cinesi che si erano occupati di varie denunce di cittadini preoccupati dalle percentuali in crescita dei casi di tumore in alcune aree vicine a impianti industriali. Il giornalista investigativo Deng Fei pubblicò nel 2009 una mappa dei "villaggi tossici" cinesi.

Quel che è certo è che il cancro è oggi il "big killer" in Cina; la diffusione della malattia è ai massimi storici ma secondo gli ambientalisti (The Telegraph ha interpellato un'attivista, Ma Jun) il governo si è sempre rifiutato di ammettere il rapporto di causa-effetto tra tumori e inquinamento. ll rapporto ministeriale romperebbe quindi anni e anni di negazioni e silenzi.

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