Cultura

Cicchitto:«Governare e non vietare l’edificazione dei centri di culto»

Per il presidente dei deputati del Pdl «la liberta' religiosa e' uno dei tratti fondamentali dell'Occidente»

di Redazione

”In tutta la vicenda dei minareti, delle religioni, dell’immigrazione e della stessa cittadinanza occorre un gran senso dell’equilibrio che e’ il contrario degli sbandamenti di opposto segno che vediamo emergere in vari settori del nostro sistema politico. La liberta’ religiosa e’ uno dei tratti fondamentali dell’Occidente”. E’ quanto afferma il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto. ”Quindi, a nostro avviso, l’edificazione di centri di culto di qualunque religione va certamente regolata e governata, ma non puo’ essere in via di principio vietata, altrimenti -avverte- si cadrebbe nello stesso vizio integralista che caratterizza larga parte dell’islamismo che, allo stato dei fatti largamente prevalenti, non consente reciprocita”’. ”Comunque sul tema -sottolinea- condividiamo la posizione assunta dalla Chiesa cattolica. Un atteggiamento aperto in materia non vuol dire far cadere la guardia sull’eventuale eccesso di proliferazione di moschee o sulla trasformazione di luoghi di culto in sedi di proselitismo per il fondamentalismo e il terrorismo”

”Tutto cio’ -spiega Cicchitto- e’ funzionale anche a consentire le migliori condizioni di vita per gli immigrati regolari. A proposito della discussione sull’immigrazione sarebbe un grave errore smantellare la Bossi-Fini ma casomai sono possibili alcuni suoi limitati aggiornamenti, del resto accennati dallo stesso Fini, cosi’ come sarebbe un errore la concessione del voto agli immigrati”. ”Per cio’ che riguarda la cittadinanza, mentre non condividiamo la proposta di legge Granata-Sarubi, riteniamo che si possa lavorare sulla combinazione da un lato su un numero di anni superiore a quelli previsti dalla proposta Granata-Sarubbi e inferiore a quello attuale e dall’altro sulla verifica di una assimilazione qualitativa della nostra civilta’ (lingua, conoscenza della storia, condivisione dei valori democratici e della convivenza) attraverso esami: questa assimilazione, consentita anche dalla permanenza sul nostro territorio di un numero ragionevole di anni -rimarca Cicchitto- deve essere la combinazione vincente per assicurare una reale scelta di cittadinanza”. ”Deve esser chiaro che questa impostazione implica anche una precisa visione del rapporto uomo-donna: niente poligamia, niente burqa, niente matrimoni imposti, ma parita’ uomo-donna. Su quest’ultimo punto -rileva- ancora attendiamo di ascoltare la voce delle femministe europee e italiane”.

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