Cultura

“Cianfrusoteca” così il baratto salva la natura

A Salice Salentino l'idea di Cianfrusocoop onlus, associazione nata per tutelare l'ambiente

di Redazione

Le nostre case si riempiono sempre più di oggetti inutili, sotto utilizzati e mai usati, per non parlare dei vestiti per i bambini che non si fa in tempo a usare una volta che il piccolo ha già cambiato taglia, la trapunta regalata dalla zia che non si intona con l’arredamento e il maglione che ci sembrava perfetto ma addosso non ci convince e finisce nel fondo dell’armadio. Oggetti che si accumulano in garage, cantine, sgabuzzini, o che finiscono nella spazzatura, quando potrebbero tornare utilissimi per qualcun altro: un ragionamento che negli ultimi anni, complice la crisi e il costo della vita, si è fatto strada tra la gente traducendosi nei numerosi negozi e mercatini dell’usato sparsi in tutta Italia. Ma in Puglia, a Salice Salentino in provincia di Lecce, c’è chi è andato oltre, proponendo il ritorno al baratto.

È nata così la Cianfrusoteca, il cui scopo è quello di allungare la vita delle cose. L’iniziativa è della Cianfrusocoop Onlus, associazione nata con l’obiettivo di tutelare l’ambiente e la natura attraverso campagne di sensibilizzazione sull’uso appropriato delle risorse naturali, impegnandosi nella ricollocazione dei beni ritenuti inutili.

Ogni cittadino può depositare, nello spazio espositivo,dei beni che ritiene “ingombranti” ottenendo in cambio o un bene dello stesso valore tra quelli presenti nella Cianfrusoteca, o un buono creditizio cumulabile e spendibile successivamente. Il valore viene stimato in base allo stato d’usura, alle possibilità di riuso, alla pulizia. Tutte le ”cianfrusaglie” sono a disposizione dell’utenza: dall’abbigliamento agli accessori, dall’oggettistica d’arredamento ai giochi di società, dai libri alle borse e alle valigie

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