Famiglia

Ciampi,non siamo un vanto ma una risorsa

Li hanno dipinti con parole forti: viziati e abbandonati a se stessi.In cerca di brividi da illegalità,ma tutti mamma e papà.Sono gli adolescenti di una grande città come Milano.

di Riccardo Bonacina

Quando leggerete queste note, probabilmente, il discorso di insediamento di Carlo Azeglio Ciampi sul più alto scranno della Repubblica Italiana, sarà già stato commentato e controcommentato. Le diverse forze politiche avranno tirato dalla loro qualche parte della sua elegante giacca e così le parti sociali, qualcuno, poi, si sarà chiamato fuori per continuare a recitare la sua parte nel gran teatro della politica. Saranno state sottolineate le citazioni esplicite ed implicite nel suo discorso, le invocazioni a Dio e il ringraziamento ai predecessori, saranno già intervenuti psicologi e lookologi. Corriamo però il rischio di chiosare il suo discorso fuori tempo massimo, perché nei trenta minuti del suo intervento il neo Presidente ha toccato questioni così importanti che crediamo utile sottolineare. L?impegno per la pace. ?La nostra è una naturale vocazione, consacrata nella Carta Costituzionale, per operare sempre e in ogni luogo per la pace?. Questo alto e iniziale richiamo alla vocazione di questa Repubblica ad operare per la pace non può certo essere frutto di una retorica ispirata alle tragiche circostanze che stiamo attraversando come Paese in guerra. Dobbiamo ritenere che quello espresso da Ciampi sia un impegno vero di cui già nelle prossime settimane potremo misurare le conseguenze. La lotta alla disoccupazione. ?Accanto ai lavoratori occupati ci sono quelli disoccupati. E oggi dobbiamo rinnovare l?impegno perché tutte le nostre forze politiche assumano come riferimento assoluto la lotta alla disoccupazione. È questo il traguardo della nostra passione civile?. Il richiamo ai lavoratori disoccupati e la lotta alla disoccupazione, soprattutto nel Mezzogiorno, come tema primo della passione civile e politica ci pare una definizione di tale forza da promettere conseguenze concrete. La centralità della famiglia. I richiami agli articoli della Costituzione, ?gli articoli 29, 30 e 31 non ancora pienamente attuati?, ha detto Ciampi, in cui tra l?altro si prevede che la Repubblica agevoli con misure economiche la formazione della famiglia e l?adempimento dei suoi compiti, con particolare riguardo alle famiglie numerose, dicono quanto il nuovo Capo dello Stato senta, giustamente, l?urgenza di tutelare un istituto giuridico e sociale senza il quale le emergenze sociali saranno destinate ad aggravarsi e ad esplodere. Il valore del volontariato. Ciampi, sottolineando come il principio di uguaglianza previsto dalla Costituzione sia di fatto troppe volte negato, ha sottolineato l?importanza dell?azione del volontariato come ?un vanto del nostro Paese?. Grazie, presidente. Ma ci permettiamo, su questo punto una chiosa critica ma costruttiva. Da troppo tempo il volontariato è stato considerato un vanto, un eroismo da premiare. È giunta l?ora di cambiare: il volontariato non è né un lusso né un vanto, è piuttosto una risorsa civile su cui contare. Caro presidente, cominci lei da oggi a considerarlo così, riconoscendo le sue azioni, le sue opere a partire da quel principio di sussidiarietà che in altra parte del discorso ha pur ricordato. Altrimenti continuerete a premiarlo e noi ogni settimana continueremo a protestare perché sulle ambulanze si paga l?Iva, perché, perché, perché…


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