Sostenibilità
Ciampi rinvia al Governo la legge delega sull’ambiente
Il WWF: "Nessuna sorpresa. Avevamo ragione". Il ministero dell'Ambiente: "Solo una richiesta di chiarimenti"
di Redazione
Il Presidente della Repubblica ha rinviato al governo il decreto sulla LEGGE DELEGA IN MATERIA AMBIENTALE con cui venivano modificate le norme in tema di rifiuti, bonifiche, aria, danno ambientale, acque, VIA e VAS.
Lo annuncia il WWF che aggiunge: ?Una decisione che non ci coglie di sorpresa. Già diversi mesi fa il WWF aveva predisposto una poderosa mole di osservazioni e documenti contro queste modifiche che violano le direttiva comunitarie di riferimento. In questi mesi le osservazioni del WWF, come anche delle altre associazioni ambientaliste, erano comunque state sistematicamente ignorate dal Parlamento e dal Governo: la notizia del rinvio alla Governo da parte del Presidente della Repubblica in questo caso è per il WWF una conferma della correttezza di queste osservazioni”.
Secondo il WWF non si conoscono ancora le motivazioni con cui il Capo dello Stato ha sostanziato l?atto di rinvio, ma questo può avvenire per motivi di ordine costituzionale, intendendo con questo anche il problema delle competenze tra Stato e Regioni, di obblighi internazionali che il nostro Paese ha (e quindi anche il corretto recepimento delle direttive comunitarie) e la copertura finanziaria. Quindi quantomeno uno di questi elementi ha pregiudicato la firma della LEGGE DELEGA SULL?AMBIENTE da parte del Capo dello Stato.
?Il rinvio del Capo dello Stato, al di là delle motivazioni, dimostra come e quando la tenacie battaglia condotta dal WWF fosse tutt?altro che ideologica o di parte ? ha dichiarato Fulco Pratesi, Presidente del WWF Italia – evidenzia poi come il provvedimento abbia bisogno di specifici approfondimenti e di una radicale revisione. Il nostro è un plauso al Presidente della Repubblica perché in una condizione istituzionale così difficile ha saputo rappresentare il senso e il valore dei beni di tutti, quali sono l?ambiente e la salute, valori garantiti dalla Costituzione?.
Il WWF infatti ritiene che le scelte nei vari comparti siano viziate da un?impostazione sbagliata che viola le direttive comunitarie che si dichiara di voler recepire. Molti i punti critici sottolineati in questi mesi: la legge Delega di fatto sottrae milioni di tonnellate di rifiuti alla disciplina comunitaria che diventano facilmente smaltiti in modo illegale; indebolisce la procedura di danno ambientale e annulla la partecipazione delle associazioni ambientaliste ai processi per i reati ambientali; rende meno certi e cogenti gli interventi di bonifica dei siti industriali inquinati; stabilisce procedure che rendono impossibile il raggiungimento degli obiettivi di qualità per le acque stabilite dall?Unione Europea; crea un procedimento di valutazione ambientale strategica (VAS) a valle dei piani o dei programmi e non, come richiesto contestuale alla decisione di questi e trasforma la VIA in un passaggio burocratico svuotandola di ogni potere di controllo e diniego.
Tutto questo senza considerare il conflitto di competenze che le Regioni hanno eccepito o le carenti coperture economiche che sono state da più parti osservate. Su tutti questi temi il Governo era stato allertato non solo dalle associazioni ambientaliste, ma anche dalla Conferenza Stato-Regioni da numerosi organi istituzionali , non ultimi gli uffici del Ministero dell?economia. Il Governo ha scelto di andare avanti contro tutto e contro tutti, anche contro il mondo scientifico che si era mobilitato con centinaia di docenti indirizzando proprio al Governo e al Capo dello Stato un accorato appello che vedeva fra i primi firmatari Rita Levi Montalcini e Salvatore Settis.
Secondo il ministero dell’Ambiente, tuttavia, non si tratterebbe di un rinvio: “Come accade nei normali rapporti istituzionali ci sono stati chiesti solo dei chiarimenti. Che stiamo fornendo” “Il WWF non vuole minimamente entrare nel merito delle procedure decise dalla Presidenza della Repubblica ma si prende atto che l’unico passaggio che il Presidente Ciampi poteva fare rispetto al decreto legislativo in materia ambientale, nota come Legge Delega sull’Ambiente, era una richiesta di chiarimenti proprio perche’ si tratta di un decreto e non di una legge ordinaria”. E’ quanto scrive l’associazione in un comunicato. “Rispondiamo pero’ alla nota del Ministero dell’Ambiente – prosegue il WWF – alla luce di quanto dichiarato dal Ministero stesso la settimana scorsa, nella persona del Prof. Togni, Capo di Gabinetto secondo il quale il termine entro cui il Capo dello Stato avrebbe dovuto promulgare il decreto legislativo senza possibilita’ di rinvio, sarebbe scaduto il 19 marzo (30 giorni dopo l’invio da parte del Governo al Quirinale). La dichiarazione e’ stata data il 9 marzo scorso e riportata dalle agenzie di stampa. Si puo’ quindi legittimamente interpretare che quanto fatto dal Quirinale nella sostanza equivalga ad un rinvio al Governo e che il decreto legislativo non e’ esente da problemi”.
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