Formazione
Ciampi: primo presidente della repubblica a Fiume
Lotta al terrorismo, ingresso della Croazia nella Ue e la difficile situazione dei Balcani al centro dei colloqui.
di Paolo Manzo
Per la prima volta un presidente della repubblica italiana è andato a Fiume, così come è stata la prima volta che i presidenti dei due Paesi hanno incontrato insieme i cittadini croati di origine italiana.
Tra i temi toccati da Carlo Azeglio Ciampi nel suo intervento la lotta al terrorismo, l’ingresso della Croazia nella Ue e la difficile situazione dei Balcani.
Ecco cos’ha detto Ciampi: “Pensavamo che nei nostri Paesi, dopo i travagli del secolo scorso, quei valori di libertà e democrazia fossero diventati indistruttibili: sono stati invece oltraggiati negli orrendi attentati di New York e Washington. Ma non sono né saranno piegati. Non tollereremo che estremisti e terroristi mettano a repentaglio le conquiste politiche e civili di intere generazioni.
“L’Accordo di Associazione con l’Unione, continua il nostro presidente, sarà firmato tra pochi giorni a Lussemburgo e costituisce uno snodo fondamentale per la Croazia e il suo futuro. Il mare che lambisce Fiume è un elemento di unione. Italia e Croazia hanno il dovere di esercitare congiuntamente le proprie responsabilità in Adriatico, potenziando la collaborazione nell’economia, nel turismo, nell’ambiente, nella scienza e nella lotta alla criminalità organizzata.
La Croazia, conclude Ciampi, è a ridosso di una regione inquieta, i Balcani, ove occorre operare per rafforzare condizioni di convivenza e di stabilità. L’Italia vi è impegnata da anni con una ampia forza di pace, la seconda, dopo quella degli Stati Uniti, ed è uno dei principali contributori del Patto di Stabilità”.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.