Formazione
Ciampi: la globalizzazione non deve escludere l’Africa
Il presidente della Repubblica ha assicurato che questo tema sara' in cima all'agenda del vertice del G8
Carlo Azeglio Ciampi ritiene che “la prossima sfida” per il mondo occidenale debba essere l’inclusione dell’Africa nei processi di integrazione dell’economia mondiale. Intervenendo a Villa Madama alla celebrazione della Giornata dell’Africa, il presidente della Repubblica ha assicurato che questo tema sara’ in cima all’agenda del vertice del G8 a Genova insieme all’intervento sulle “grandi fasce di vulnerabilita’, di poverta’, di esposizione alle epidemie” che esistono nel continente nero. saldamente e durevolmente il futuro dell’Africa all’Europa”, ha spiegato Ciampi. E questo significa “andare oltre l’emergenza umanitaria per gettare le basi di uno sviluppo autenticamente sostenibile”, attraverso la cancellazione del debito (l’Italia ha dato l’esempio nei confronti dei Paesi piu’ poveri, “per un valore di 4,1 miliardi di dollari”).
E rendendo “piu’ accessibili i nostri mercati alle esportazioni africane”.
Ma piu’ in generale il capo dello Stato vede la necessita’ di consentite all’Africa di partecipare a “processi di integrazione di economia mondiale”. “Occorre domandarsi come governarli e come far convivere le leggi del mercato e la crescente interdipendenza della produzione e degli scambi non solo con uno sviluppoo sostenibile ma anche con le identita’ culturali e la forza dei valori”, ha spiegato Ciampi.
Il presidente della Repubblica ha indicato il primo nemico da sconfiggere nella “marginalizzazione” dell’Africa di cui la poverta’, le guerre e la violazione dei diritti umani sono al tempo stesso “cause ed effetti”. “L’Africa non deve essere lasciata sola”, ha spiegato il capo dello Stato, deve essere aiutata a trovare stabilita’, anzitutto, con il superamento dei conflitti armati. L’Italia e la Comunita’ internazionale lo stanno facendo come dimostrano “16.000 caschi blu sul terreno” impegnati “in condizioni spesso difficili, con perdite di vite umane”.
Occorre, poi, promuovere il risanamento economico degli investimenti nei Paesi africani. “Nessuna assistenza internazionale puo’ sostituirsi all’assunzione di responsabilita’ fondamentali dirette – ha però ricordato Ciampi – consolidare democrazia e pluralismo politico. Promuovere i processi di dialogo e di riconciliazione nazionale; garantire la certezza del diritto e il rispetto delle minoranze”.
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