Non profit

Ciampi: Il volontariato rifugga i violenti

«Non pensate di considerarvi depositari esclusivi del sentimento e della volontà popolare. In società autoritarie il volontariato non trova spazi», così il Presidente a Terni

di Redazione

Il Capo dello Stato lancia un appello alle forze del volontariato affinché “evitino di commettere l’errore di considerarsi depositari privilegiati ed esclusivi del sentimento e della volontà popolare”.Ed aggiunge un forte invito al volontariato perché “non si confonda con movimenti portatori soltanto di distruttivi messaggi di violenza”. Ciampi,nell’incontro a Terni con le associazioni impegnate nel sociale, dice anche che il rapporto tra governo e organizzazioni non governative può “dare frutti” se “i governi riconoscono l’importanza del volontariato e gli danno concreto sostegno”. ?Il volontariato con fini di assistenza sociale nasce soprattutto da antiche e sempre vive tradizioni, per lo piu’ religiose, ed è caratteristico delle società democratiche”: lo ha detto il Presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, oggi a Terni per il secondo giorno della sua visita ufficiale in Umbria. ”Anche la filosofia contemporanea del welfare, dello stato assistenziale o sociale, ha attinto a queste antiche fonti -ha detto Ciampi- arricchendole di nuovi contributi nati da una lettura sempre piu’ profonda e impegnativa degli ideali della democrazia: i grandi principi della fraternita’ e dell’eguaglianza fra tutti gli uomini si affiancano cosi’ a quello della liberta”’. Ciampi ha poi ribadito che le associazione del volontariato ”sono un frutto importante, se non addirittura esclusivo, della cultura democratica, sono parte della fisiologia delle democrazie e ne dimostrano la vitalita’. In societa’ autoritarie il volontariato non trova spazi”. D’altra parte ”le nostre societa’ avanzate, caratterizzate dal progresso civile ed economico da un diffuso benessere”, devono essere ”consapevoli del fatto che proprio la nostra maggiore ricchezza ci impone maggiori doveri verso i popoli meno fortunati”. Il capo dello Stato ha quindi concluso rivolgendosi ai responsabili delle associazioni di volontariato presenti ”senza di voi la solitudine di molti anziani sarebbe soltanto desolazione; i piu’ elementari diritti di moltitudini di bambini privi di ogni risorsa non verrebbero in alcun modo riconosciuti; le pene di categorie emarginate e respinte dalla societa’ non troverebbero sollievo nella solidarieta’ umana fonte di speranza; le limitazioni degli handicappati e il tormento delle loro famiglie non sarebbero leniti dalla vostra calda presenza; le sofferenze di intere popolazioni colpite da disastri naturali o vittime di conflitti e guerre risulterebbero intollerabili. Non vi saremo mai abbastanza grati per cio’ che fate. A nome di tutti gli italiani vi dico grazie”. In precedenza l’assessore regionale alle Politiche sociali dottoressa Gaia Grossi aveva rivolto il benvenuto al capo dello Stato affermando ”per prosciugare i giacimenti dell’odio niente e piu’ importante che moltiplicare i giacimenti della solidarieta”’ e ricordando che ”sono qui circa 80 mila gli uomini e le donne che quotidianamente dedicano parte del loro tempo di vita alla cura dell’altro nei confronti della singola sofferenza o in situazioni ed eventi che coinvolgono collettivamente i cittadini”.


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