Famiglia

Ciampi: contro terrorismo eliminare la povert

Il presidente ha parlato durante la sua visita in Sudafrica

di Gabriella Meroni

Stamani Ciampi ha reso omaggio a Mandela e ai suoi compagni della oltre ventennale prigionia recandosi nella ex prigione, ora luogo di pellegrinaggio civile, di Robben Island, l’isoletta della baia del Capo, popolata da pinguini e cormorani, in cui i leader storici della Anc furono rinchiusi per 18 anni. ”Portero’ sempre con me l’immagine di quelle mura e di quelle celle in cui, invano, si cerco’ di incatenare gli aneliti di giustizia”, ha detto Ciampi prendendo la parola nella stessa aula parlamentare in cui, 12 anni fa, il presidente De Klerke, disse che ”il momento del dialogo e’ arrivato”. Un discorso storico per annunciare l’abolizione della segregazione razziale, la revoca del bando contro la Anc, la scarcerazione dei detenuti politici, Mandela fu scarcerato dieci giorni dopo quel discorso, ”dopo diecimila giorni di carcere” ha ricordato egli stesso. E comincio’ il dialogo, ci si avvio’ alla democrazia, si fece la riconciliazione… Un lungo cammino concluso con il ripristino delle istituzioni democratiche. Ciampi ha elogiato il Sudafrica per questo percorso e lo ha indicato a ”modello” ad altri Paesi travagliati da lotte intestine e conflitti. ”Voi avete dimostrato che si possono superare ostacoli che appaiono insormontabili”, ha detto. I In Africa Ciampi coglie ”segnali di speranza” incoraggianti. ”Nessun paese africano – ha osservato – e’ oggi governato dai militari e l’Unione Africana ha deciso di non accogliere governi nati da colpi di Stato”. Inoltre in diversi stati dell’Africa l’economia e’ in ripresa, i sistemi politici sono piu’ aperti, la stampa e’ piu’ libera, la societa’ civile piu’ matura ed articolata: l’esempio del Sudafrica e’ stato trainante per la crescita della partecipazione politica”. In Zimbabwe, dopo le elezioni dei giorni scorsi si teme un ritorno indietro e Ciampi ha invitato i governanti di Harare, ovvero il presidente Robert Mugabe, ingombrante vicino del Sudafrica, a ”mantenere la democrazia che e’ la chiave di volta della rinascita africana”. ”C’e’ un’Africa – ha concluso – che mette in ordine la propria casa e con cio’ richiama la comunita’ internazionale alle sue responsabilita’, al rispetto degli impegni presi per promuovere l’inserimento del Continente Nero nell’economia globale”. Quindi bisogna andare avanti con la remissione del debito con migliori ragioni di scambio, con l’aumento degli investimenti e dei finanziamenti pubblici e privati per lo sviluppo. L’Italia, ha assicurato, fara’ la sua parte anche al prossimo G8 come l’anno scorso al vertice di Genova. Ciampi concludera’ la visita in Sudafrica domani a Johannesburg, dove visitera’ l’ex campo di prigionia inglese di Zonderwater e poi nella Taunship di Soweto dove ebbe inizio nel 1976 la rivolta della popolazione di colore, la rivolta che nonostante la sanguinosa repressione (si contarono mille morti in un anno) si diffuse ad altre citta’ e alla fine travolse l’appartheid.


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