Economia

Ciambetti: si va verso l’annientamento del terzo settore

L'assessore regionale Veneto lancia l'allarme sull'articolo 4 della riforma

di Lorenzo Alvaro

«Anche la lettura dei dati sugli indici di povertà in Italia diffusi dall’Istat dovrebbero convincere le forze politiche a intervenire per impedire al Governo di fermare con i suoi provvedimenti la preziosa operatività delle associazioni non profit». Roberto Ciambetti, assessore regionale Veneto commenta così la spending review del Governo Monti.  

«In caso contrario», continua il leghista, «temo che la situazione di molte famiglie italiane, già oggi drammatica, sia destinata non solo a peggiorare, ma possa generare tensioni difficilmente controllabili».

L'assessore veneto al bilancio e agli Enti locali, è estremamente preoccupato e lancia l’allarme: «l’applicazione dell’articolo 4 della Spending review rischia di travolgere il mondo del sociale in tutto il Paese e quindi anche nella nostra regione dove il volontariato è una realtà capillare».
 
Ciambetti fa riferimento alla norma voluta dall’esecutivo di Monti, in base alla quale gli enti di diritto privato, quelli dagli articoli 11 al 42 del codice civile, che forniscono servizi a favore dell’amministrazione, anche a titolo gratuito, non possono ricevere contributi a carico delle finanze pubbliche. «Stiamo parlando di associazioni», spiega l’assessore, «come quelle dei donatori di sangue e di organi, impegnate a combattere le più diverse malattie, di gruppi di aiuto e di sostegno alle persone e famiglie disagiate, di chi segue i disabili, gli anziani soli e mi chiedo: cosa accadrà di queste realtà, private del doveroso sostegno?».

«La mia speranza è che in tutte le sedi istituzionali nelle quali si sta affrontando la spending review», conclude Ciambetti, «ogni forza politica responsabile si faccia carico di cancellare questa previsione, che non determina alcun risparmio e anzi rischia di aumentare le spese, oltre a danneggiare irreparabilmente il mondo vero del volontariato. Chi può pensare di distruggere questa rete di assistenza solidaristica in uno scenario in cui le famiglie arrancano per sopravvivere, gli stipendi valgono sempre meno e il potere d’acquisto diminuisce costantemente fino a far crollare addirittura i consumi alimentari? Tutte le forze politiche debbono capire che siamo davanti a una situazione esplosiva e mi appello a loro affinché concentrino i loro sforzi sui veri sprechi e pongano rimedio ad una norma che, così come è scritta, rischia di annientare una delle più straordinarie risorse del nostro Paese».


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