Famiglia
Ciak per i bimbi schiavi
Iqbal era diventato un simbolo, e perciò fu eliminato. Ora il 16 aprile, giorno della sua morte, sarà proclamato dallUnicef, Giornata mondiale contro lo sfruttamento minorile
Della sua vita ora faranno un film, ma il sogno di Iqbal Masish non era diventare un eroe. Lui i film avrebbe voluto semplicemente andarli a vedere al cinema. Avrebbe voluto giocare e studiare. Per questo si era ribellato alla mafia pakistana che schiavizza i bambini nelle fabbriche di tappeti, diventando un simbolo per i suoi compagni. Ma Iqbal Masish, 12 anni, pakistano, venduto come schiavo dai genitori sette anni prima per pagare un debito, voleva solo essere un bambino normale. Stava correndo in bicicletta quando due sicari della mafia dei tappeti lo trucidarono a fucilate, il 16 aprile del 1995. La sua colpa? Essere diventato un simbolo e una speranza per tutti i piccoli schiavi dei tappeti. Ora la sua vita diverrà un film, ma la sua morte impedirà agli autori il lieto fine.
L’idea è venuta a un giornalista del ?Corriere?, Andrea Purgatori, e a uno sceneggiatore americano trapiantato in Italia, Jim Carrington, già autore di un episodio della ?Bibbia?, e, sempre in tandem con Purgatori, di “Vite blindate”, appena trasmesso in Tv. La sceneggiatura ricalcherà la vicenda di Iqbal: la sua cessione come schiavo. L’incontro con Ullah Kahn, sindacalista pakistano. La decisione di sfidare i “padroni” e di lottare per la liberazione dei compagni. L?invito a parlare a un convegno in Svezia. Il premio in denaro ricevuto da un’industria americana, per poter studiare.
Il tv-movie, prodotto dalla Red film di Mario Rossini con un pool di emittenti europee (laRai, la tv culturale franco tedesca via cavo ?Arte?, la tv pubblica svedese) sarà girato in aprile nello Sri Lanka. Regista sarà Cinzia Torrini, già impegnata nella ?fiction? di denuncia: «Mi interessano i temi sociali», racconta appena rientrata da un sopralluogo in Asia, «ho girato ?Plagio?, un film sulle sette, e ?Kidnapping?, che sarà trasmesso tra poco su Raidue, storia del rapimento di un bambino. E ancora ?Teo?, dove un ragazzo somalo si accorge delle violenze subite da una vicina di casa italiana, le denuncia, e viene accusato di averle commesse».
Il nuovo tv-movie promette di avere un forte impatto, vista l’attenzione mondiale intorno alla storia di Iqbal: il 16 aprile, giorno della sua uccisione, sarà proclamato dall’Unicef ?giornata mondiale contro lo sfruttamento minorile?. C’è anche un altro giornalista dietro il progetto: Furio Colombo, che a sei mesi dalla morte di Iqbal ha avuto accesso all’archivio Unicef offrendo agli sceneggiatori un contributo fondamentale. Qualcosa trapela anche sul cast. In Sri Lanka è stato già scelto dalla Torrini il bambino che interpreterà Iqbal. La parte di Ullah Kahn (il sindacalista) sarà invece affidata a Roshan Seth, attore anglo-indiano, già coprotagonista in ?Gandhi?.
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