Formazione

Ciad: nuovo attacco a campo profughi

L'incursione contro i profughi sudanesi sarebbe opera dei ribelli del Fronte unito per il cambiamento democratico, basato in Darfur. Preoccupato l'Acnur

di Redazione

Nuovo attacco in un campo profughi nel Ciad. Un agente della sicurezza e’ rimasto ucciso nell’incursione compiuta da milizie ciadiane in uno dei campi che ospitano i circa 17mila sudanesi fuggiti dal sanguinoso conflitto interetnico in atto da oltre tre anni nella regione occidentale del Darfur. Stando a quanto precisato da fonti Onu, l’attacco e’ stato compiuto nei pressi del villaggio di Koukou e si ritiene sia stato perpetrato dai ribelli del Fronte unito per il cambiamento democratico (Fucd), formazione guidata da Mahamat Nour e che ha le sue basi operative nel Darfur, al confine con il Ciad, da dove prepara la rivolta per destituire il regime del presidente Idriss Deby. A maggio sono previste in Ciad nuove elezioni presidenziali. da parte sua, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Acnur) esprime grave preoccupazione per la crescente insicurezza nell’area orientale del Ciad, generata, tra l’altro, dalle incursioni avvenute ieri da parte di un consistente gruppo armato nell’area circostante il campo di Goz Amer, che ospita 17.700 rifugiati provenienti dalla regione sudanese del Darfur. Nel pomeriggio, il gruppo armato è penetrato nel campo durante la distribuzione del cibo. L’incursione ha costituito una chiara minaccia per i rifugiati ed ha profondamente preoccupato l’Acnur e le agenzie partner. Ieri sera, 118 operatori di diverse agenzie umanitarie, tra cui tre membri dell’Acnur, si sono trovati nell’impossibilità di lasciare il campo. La situazione all’interno del campo durante la notte e nella prima mattina di oggi si è mostrata calma e gli operatori umanitari che erano stati costretti a pernottare nel campo, sono potuti uscire. L’Acnur sta monitorando la situazione da vicino. Complessivamente, nella regione orientale del Ciad l’Agenzia ha allestito una dozzina di campi, che ospitano più di 200mila rifugiati provenienti dalla confinante regione sudanese del Darfur. Nelle ultime settimane l’Alto Commissario António Guterres ha lanciato un allarme sul fatto che l’insicurezza si è ora propagata su entrambi i lati del confine che separa il Sudan dal Ciad, ponendo un crescente rischio per i civili, per i rifugiati e gli sfollati, così come per gli operatori umanitari. Il campo di Goz Amer si trova a 95 km dal confine col Sudan.


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