Volontariato

Ciad: “Khartum destabilizza il nostro Paese”

N'Djamena accusa il Sudan di reclutare ribelli ciadiani per destabilizzare il Ciad

di Joshua Massarenti

Il Sudan ”minaccia seriamente la nostra sicurezza reclutando e tenendo circa 3 mila ribelli” presso la frontiera comune. Lo ha detto ieri sera il ministro delle comunicazioni del Ciad, Barthelemy Natoingar Mbainodji. ”E’ incomprensibile che il Sudan possa reclutare milizie tra la popolazione ciadiana e mantenere una ribellione di 3 mila uomini a soli 25 km dal confine con lo scopo di destabilizzare il nostro Paese”, ha detto il ministro a N’Djamena dopo una riunione di gabinetto nella quale il presidente Idriss Deby ha formulato le accuse contro il Paese vicino. Il Ciad ha ospita nella regione a est 200 mila persone fuggite dai massacri nel Darfur (Sudan). Fonti vicine al governo hanno detto che verso la fine della giornata di oggi dovrebbe arrivare a N’Djamena una delegazione sudanese. Secondo il ministro la ”ribellione” e’ composta da milizie arabe Janjaweed – che combattono al fianco dell’esercito di Khartoum contro i movimenti armati del Darfur, e che si son resi protagonisti di barbari eccidi – e da elementi arabi ciadiani reclutati all’interno dello stesso Ciad. Il ministro della Giustizia Kalzeubet Pahine Deube’, che tiene a interim gli Esteri, ha informato oggi il corpo diplomatico straniero di aver convocato l’ambasciatore sudanese per chiedergli spiegazioni.


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