Mondo

Ciad: attacco agli uffici dell’Unhcr

L'agenzia Onu ritira il personale da Guerena nel Ciad orientale

di Paul Ricard

Più di quaranta operatori umanitari dellAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e di altre organizzazioni non governative partner sono stati evacuati dalla città di Guereda, nel Ciad orientale, a seguito ad una serie di attacchi armati nellarea e alla crescente preoccupazione per le condizioni di sicurezza nel paese.

Gli operatori umanitari sono stati temporaneamente trasferiti in aereo e via terra ad Abeche, il centro principale delle operazioni umanitarie nel Ciad orientale, dove lUNHCR gestisce dodici campi con circa 240mila rifugiati provenienti dalla confinante regione sudanese del Darfur.

Nel corso degli ultimi quattro giorni, a Guereda, cinque veicoli appartenenti allUNHCR, ai suoi partner non governativi ed a Medici Senza Frontiere Svizzera sono stati rubati sotto minaccia armata. Per due notti consecutive, inoltre, uomini armati sono entrati nel compound dellUNHCR.
L’incidente più grave è avvenuto mercoledì, quando due uomini armati in uniforme militare hanno scavalcato le mura del compound dellUNHCR ed hanno tentato di rubare due veicoli nonostante la presenza di guardie. Giovedì, invece, un individuo sconosciuto, armato di un Kalashnikov automatico ha fatto ingresso nel compound prima di essere allontanato dai membri di unorganizzazione partner di UNHCR. Subito dopo sono state udite sparatorie fra la polizia e lassalitore.

E stata unesperienza terribile ha riferito un operatore umanitario che è stato fra i primi ad essere evacuati. L’uomo è entrato nellabitazione. Aveva un Kalashnikov ed e stato per pura fortuna che nessuno è stato ferito.

Putroppo non abbiamo scelta, dobbiamo trasferire la maggior parte del personale all’esterno dell’area di Guereda, dal momento che non possiamo continuare a condurre le nostre attività  a favore dei rifugiati, ha dichiarato il rappresentante UNHCR a N’djamena. Le autorità  locali non dispongono più di mezzi sufficienti per proteggerci. In questarea vige una pressochè totale impunità, ha continuato Jorge Holly, responsabile dellufficio a Guereda.

Nonostante le precarie condizioni di sicurezza, il personale essenziale rimarrà sul posto per assicurare l’assistenza primaria ai due campi di Guereda – Mile e Kounoungou che ospitano complessivamente 30mila rifugiati originari del Darfur.
Come solitamente accade in caso di trasferimento temporaneo, la responsabilità della gestione dei campi durante il periodo di ridotta presenza degli operatori umanitari è stata delegata ai rappresentanti dei rifugiati.

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