Sostenibilità
Ci vuole il controllo “farm to fork”
Lo chiede l’Unione nazionale consumatori dopo il sequestro a Verona di 10 milioni di uova scadute destinati all’industria dolciaria
di Redazione
«Una vera e propria azione criminale che è stata fortunatamente stroncata sul nascere». Questo il commento di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), di fronte alla notizia del sequestro da parte dei Carabinieri dei NAS di 10 milioni di uova scadute e conservate in pessime condizioni igieniche.
In un comunicato ifficiale Dona sottolinea: «Non è la prima volta che i NAS scoprono infrazioni di questa gravità che, se non fossero accertate alla base della filiera di trasformazione, passerebbero del tutto inosservate poiché i trattamenti industriali cui è sottoposta la materia prima per avere il prodotto finito riescono a mascherarne completamente l’origine. Chi ha tentato questa operazione cercava di risparmiare sulle spese dello smaltimento dei rifiuti guadagnandoci addirittura sopra con la produzione di un alimento che avrebbe forse venduto anche a prezzo elevato».
Secondo l’Unione nazionale consumatori l’episodio di Verona dimostra che il controllo degli alimenti “farm to fork“ (dalla “fattoria alla forchetta’) è l’unico modo per sconfiggere dei delinquenti che, per i propri interessi economici, non esitano a mettere a rischio la salute dei consumatori.
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