Non profit

Ci saranno troppe false ong al meeting del Wto

L’incredibile scoperta è di Friends of the Earth. E rete Lilliput la rilancia

di Redazione

A due mesi dal meeting del Wto di Doha, scoppia lo scandalo delle finte ong accreditate. La Wto aveva stabilito una procedura di accreditamento per ong cui hanno risposto 647 organizzazioni. Per ciascuna di esse il numero di persone ammesse è una, per la scarsa ricettività della città ospitante. Perciò a Doha, la società civile dovrebbe mettere in campo solo 647 persone. Dovrebbe. Friends of the Earth International (Foei) ha infatti analizzato l’elenco delle ong, facendo una strabiliante scoperta. Innanzitutto le ha divise per tipologia: le ?Pingo?, Public interest ong, cioè le vere ong, non profit, per intenderci; le ?Bingo?, Business initiated ong, cioè i gruppi di pressione organizzati da imprese commerciali per promuovere i loro interessi; le ?Ringo?, Research intensive ong, cioè gruppi di ricerca, più altre non riconosciute. Per Foei le Bingo sono ben 328, cioè il 50,7%; di queste, 109 sono targate Usa e 115 Europa. Esse coprono vari settori industriali: alcolici e bevande, agricoltura, farmaceutici, pesca, tessile, automobili, chimica, alimentari, prodotti minerari ecc.; nei servizi, diritti di proprietà intellettuale, energia, servizi finanziari, trasporti, scuole private, biotecnologie. Di particolare interesse il fatto che fra queste vi sono 35 comitati consultivi del governo americano. Le ?vere? ong sarebbero dunque 256, di cui 182 provenienti da paesi sviluppati, anche se l’International Centre for trade and sustainable development (Ictds) afferma che sarebbero meno di 200. Un po? poco come apertura alle ong. E allora, visto che la presenza a Doha sarà questa, si è pensato di ritrovarsi dal 5 all’8 novembre, a Beirut, per il World Forum on the Wto, come tappa della campagna per fermare un nuovo round Wto. Info: www.worldforumbeirut2001.org Roberto Meregalli, Stop millennium round-rete di Lilliput www.retelilliput.org/stopwto


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